Rientra e trova la casa “bloccata” da una catena

Budoia, l’episodio a Santa Lucia. Sicuramente una “bravata” dei vandali. Il monumento ai Caduti rovinato due volte a martellate. Indagano i carabinieri

BUDOIA. Deve rientrare, ma trova incatenata e lucchettata, da ignoti, la grata in ferro che copre la porta di accesso al proprio alloggio. Grata che deve scoraggiare eventuali intrusioni di malintenzionati. È successo alle 23 all’inquilina che vive nell’appartamento della stazione di Budoia.

L’edificio delle ferrovie, è stato concesso da queste in gestione al Comune di Budoia che ha evitato il degrado dell’immobile, locando un’abitazione e inserendo nell’altra le attività del “Gruppo Giovani”. Evidenti, sorpresa e indignazione, della persona che stava rincasando. Oltre al lucchetto personale, sulla grata ne ha trovato un secondo che, fermando una catena, le impediva di ritornare a casa.

Informati dall’inquilina, sono intervenuti i carabinieri di Sacile e, loro presenti, lei stessa ha messo fuori uso il lucchetto estraneo, tolto la catena, che ha conservato, potendo così finalmente rientrare a casa. Va detto che gli autori di una probabile bravata, si sono presi il gusto anche di spostare il contenitore dei rifiuti, portandolo piuttosto distante dalla porta d’ingresso e rovesciando il contenuto dello stesso sul terreno.

Ma i due episodi, indubbiamente fastidiosi per chi ne ha subito le conseguenze, non sono gli unici accaduti nel borgo di Santa Lucia di Budoia. Tempo fa è stato imbrattato, con scritte indecifrabili, il muro retrostante della vecchia scuola elementare del borgo. Ma non è tutto. Bisogna infatti aggiungere un doppio fatto increscioso, che sconfina nel penale, per il reato di atti vandalici.

Venti giorni fa, qualcuno si è accanito sul monumento di Santa Lucia, vicino alla parrocchiale, del quale state infrante a martellate, o con un corpo contundente, le dita della scultura in pietra che riproduce il Caduto per la patria.

La stessa scultura, significativa e di pregio, era stata oggetto dello stesso atto vandalico, fracassate le dita della mano, tre anni fa. L’amministrazione comunale, tramite il responsabile dell’ufficio tecnico Vanni Quaia, aveva poi provveduto al restauro dell’opera, ora nuovamente sfregiata e infranta dai vandali.

Tutti questi fatti sono a conoscenza di carabinieri e vigili urbani, che stanno svolgendo le proprie indagini per tentare di dare un volto e un nome ai vandali. I responsabili potrebbero presto essere denunciati. E dire che tutti, a Budoia possono impiegare il proprio tempo libero, di giorno e di notte, in modo proficuo: fra cultura, sport e volontariato, senza danneggiare il prossimo e i monumenti.

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