Rientro al lavoro sì, ma in sicurezza. Ecco le disposizioni della Regione e quali sono le regole da rispettare

La Regione ha inviato un protocollo con tutte le misure da far adottare in azienda per contrastare il contagio da coronavirus 

UDINE. Rientro al lavoro sì, ma in sicurezza. E rispettando regole precise per ridurre la diffusione del contagio da coronavirus. Disposizioni che la Regione Fvg ha inviato ad associazioni di categoria, sindacati e medici competenti con una serie di indicazioni sui test diagnostici per il Covid-19 negli ambienti di lavoro per la riapertura delle attività non sanitarie. La prevenzione, dunque, prima di tutto.

Agli stessi dipendenti sarà chiesto di compilare un questionario sul proprio stato di salute in cui si dichiara di non essere in quarantena, di non avere familiari o conviviventi positivi al coronavirus e di non avere alcun sintomo della malattia. [Clicca qui per scaricare il modulo]

Ecco quali misure dovranno essere messe in atto dai datori di lavoro:

  • Favorire, per tutti i casi possibili, il lavoro in remoto o lo smart working per limitare gli spostamenti dei lavoratori
  • Ridurre gli accessi in azienda favorendo l’alternanza su più turni di lavoro per diminuire il numero di dipendenti presenti contemporaneamente all'interno delle ditte
  • Gli orari di ingresso e di uscita dei dipendenti dovranno essere scaglionati per evitare condizioni di affollamento in spogliatoi e aree comuni come in mensa o nelle zone vicine ai distributori automatici
  • Sarà necessario vietare o sospendere tutte le attività che comportano l’aggregazione di persone
  • È possibile introdurre il rilievo della temperatura corporea all’ingresso dell'azienda
  • Si dovrà esporre in vari punti all’interno dell’azienda cartelli che riportano le misure generali di prevenzione: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, evitare abbracci e strette di mano, rispetto di almeno un metro di distanza fra le persone, starnutire o tossire sempre in un fazzoletto o comunque coprendosi sempre bocca e naso evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, non prendere farmaci antivirali e antibiotici a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol

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  • Se risulta difficile rispettare la distanza interpersonale di un metro si deve usare la mascherina chirurgica o in stoffa se la prima fosse difficile da reperire. Bisogna usare i dispositivi di protezione individuale regolarmente previsti per l’attività lavorativa svolta
  • Mantenere fisse, per quanto è possibile, le postazioni di lavoro
  • Esporre nei bagni e in corrispondenza dei dispenser le indicazioni ministeriali sul lavaggio delle mani e vanno messe a disposizione dei lavoratori soluzioni idroalcoliche o alcol per lavare la mani dove non sia possibile farlo con acqua e sapone
  • Sarà necessario incrementare la frequenza della pulizia degli ambienti di lavaro, in particolare di superfici, oggetti, attrezzature e postazioni condivise: si consiglia la pulizia regolare seguita da una disinfezione con disinfettanti specifici
  • Garantire un ricambio d’aria e un adeguato tasso di ventilazione negli ambienti di lavoro (aprendo le finestre più volte al giorno). In caso di ambienti ventilati artificialmente si deve effettuare una rigorosa manutenzione dei filtri

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Ecco quali sono le indicazioni per la ripresa del lavoro

  • È necessaria la modifica dell’organizzazione del lavoro in modo da rispettare i criteri del distanziamento sociale, della disinfezione sistematica delle superfici e della ventilazione dei locali
  • Il lavoratore in quarantena non deve rientrare in azienda se non dopo l’esecuzione del tampone e in condizioni di completo benessere, presentando una certificazione in accordo con le indicazioni del dipartimento di prevenzione locale
  • Il lavoratore che ha avuto contatto con conviventi o amici Covid-19 positivi, qualora non sottoposto a tampone, non deve rientrare in azienda, se non dopo 14 giorni di totale benessere seguendo le indicazioni del dipartimento di prevenzione locale
  • In caso di comparsa di sintomi respiratori quali tosse, fatica respiratoria, mal di gola, perdita del gusto e dell’olfatto, febbre, diarrea è necessario evitare di andare al lavoro e contattare il proprio medico curante e al rientro al lavoro darne comunicazione al medico competente. L’astensione dal lavoro è necessaria anche in caso di sintomi lievi senza febbre
  • L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale segue in linea generale le indicazioni fornite dall’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Istituto superiore della sanità. Il Protocollo prevede che qualora si debba lavorare, senza altre possibili soluzioni organizzative, a distanza interpersonale di un metro, deve essere sempre previsto l’uso delle mascherine chirurgiche
  • Per attività lavorative con rispetto della distanza di sicurezza, non si prevede l’obbligo di indossare la mascherina. È stato suggerito comunque un uso più estensivo della mascherina protettiva: si possono utilizzare quelle suggerite per la popolazione generale (stoffa lavabile e riutilizzabile) se non disponibili quelle chirurgiche
  • È necessario fornire informazioni sulle corrette modalità di uso delle mascherine
  • È suggerito l’uso di un questionario da far compilare al lavoratore sul proprio stato di salute. Questo verrà conservato a cura del medico competente
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