Rievocazione ad anni alterni le associazioni sono perplesse

La decisione di far diventare biennale la Rievocazione storica “A.D. 1615 Palma alle Armi” e di creare, nell’anno intermedio, un nuovo evento ambientato in epoca napoleonica fa discutere chi collabora alla riuscita dell’evento, organizzato dal Gruppo Storico e dal Comune.
Qualche perplessità è emersa anche nel corso di una riunione, tenutasi nei giorni scorsi. Se da un lato si comprende la decisione di chi adduce problemi di presenza di figuranti con rischio di squalificare una manifestazione ormai ad alti livelli, dall’altro si lamenta il mancato coinvolgimento di chi contribuisce al successo della manifestazione stessa.
Abbiamo raccolto i pareri di alcune delle associazioni presenti alla riunione. Affermano, ad esempio, Andrea Domenghini e Alessandro Papa del gruppo Sbandieratori: «Crediamo che la decisione sia stata difficile. Noi siamo dispiaciuti perché viene meno il senso di “Festa di Palmanova” che la manifestazione ha assunto. Tuttavia sosterremo l’iniziativa “napoleonica” alla quale daremo il nostro contributo portando oltre 120 sbandieratori».
«Non sta a noi – spiega Marco Piano, della Pro Palma – decidere quale evento rievocativo organizzare, perché il nostro intento è valorizzare la città, la sua storia e le sue realtà associative, tuttavia Comune e Gruppo storico avrebbero dovuto consultare chi collabora alla riuscita dell’evento».
Si riserva di capire se e come partecipare FamigliAttiva. «Per noi la Rievocazione secentesca – afferma Donato Corcione – ha un senso identitario e aggregativo e questo è in linea con gli obiettivi della nostra associazione. Valuteremo ora cosa il nuovo evento potrà portare alla comunità».
LiberMente tramite Daniela Galeazzi segnala la difficoltà dell’associazione ad avanzare proposte sul periodo napoleonico. «Siamo più “tarati” sul Seicento e i contenuti culturali non si improvvisano». Anche per Accademia Musicale si pongono problemi pratici: «Non è mica semplice trovare entro settembre costumi e iniziative culturali per un’altra epoca». Per Massimo Agnese di NovaLudica «forse il gruppo Storico ha preso la sua decisione non avendo percepito quanto la Rievocazione sia diventata una “festa della città”». Da parte di alcuni commercianti si registra apertura alla nuova possibilità. Afferma Patrizia Fremondiere: “Il Gruppo storico ha ben motivato la sua decisione e credo che sia assurdo, dopo tanto lavoro, che la rievocazione perda in qualità. Sono pertanto favorevole al nuovo evento legato sempre alla storia della città». «Curiosa e fiduciosa» si professa invece Carolina Citarella. —
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