Rimborsi da 2 mila a 3.500 euro

UDINE. I finanziamenti ai gruppi e le spese saranno pubblicati sul sito internet del Consiglio, così come la situazione patrimoniale di consigliere e assessori.Il costo del personale dei gruppi va ricalcolato e chi ha sforato il budget entro il 15 settembre deve elaborare un “piano di rientro”.
I beni acquistati con i soldi dei gruppi dovranno essere inventariati e quelli comprati nella scorsa consiliatura e ancora utilizzabili saranno redistribuiti. Il presidente del Consiglio Franco Iacop ha radunato ieri i capigruppo di centrosinistra e centrodestra. E con loro ha fatto il punto sulle novità che entreranno in vigore dal 1º settembre, quelle che riguardano la riforma dei costi della politica.
Una rivoluzione per Palazzo. Tanto che Iacop sottolinea: «Siamo la prima Regione a statuto speciale a varare una legge ad hoc e a applicare in toto le norme del decreto Monti». Alcuni adempimenti sono certi, altri vanno ancora stabiliti.
Come i rimborsi forfettari, esentasse e mensili, da assegnare ai singoli consiglieri o i casi in cui l’assenza dalle sedute del Consiglio o delle Commissioni sia da ritenersi giustificata per non far scattare la trattenuta di un ventunesimo dell’indennità mensile (6.300 euro lordi). Ma ci sarà una trattenuta dal rimborso forfettario mensile anche per le assenze da ogni giornata di Consiglio o di Commissione. L’Ufficio di presidenza stabilirà di quanto.
Tre fasce di rimborsi
Resta l’ipotesi più accreditata, anche se i consiglieri eletti a Trieste storcono il naso. L’idea è quella di creare tre fasce per il rimborso.
La prima da 2 mila euro, per i triestini, appunto; la seconda da 2.500 euro per i rappresentanti eletti a Gorizia e la terza da 3.500 euro per gli esponenti di Udine, Pordenone e Tolmezzo.
Agli assessori 2.500 euro
Anche ai due presidenti, della giunta e del Consiglio, e agli assessori saranno assegnati i rimborsi, ridotti però in virtù dell’utilizzo della macchina blu.
La nuova legge stabilisce la quota più alta di rimborso, quindi 3.500 euro, mentre la riduzione sarà decisa dall’Ufficio di presidenza. L’idea è un taglio del 30% circa così da portare la quota a 2.500 euro al mese.
I soldi ai gruppi
L’ammontare complessivo – così come stabilito dal Monti – sarà di circa 306 mila euro l’anno. La distribuzione dei fondi agli otto gruppi consiliari sarà un altro compito dell’Ufficio di presidenza, entro metà settembre.
La trasparenza
Tra settembre e ottobre Consiglio e giunta dovranno istituire insieme un sistema informativo nel quale inserire tutti i dati sui finanziamenti ai gruppi consiliari.
Il debutto
Si parte a giorni. «Parte la nuova legge – commenta Iacop –, coerente con gli impegni elettorali assunti, realizzata con rapidità e che ci fa essere la prima Regione a statuto speciale a adottare le nuove regole e il decreto Monti in ogni aspetto».
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