Rimborsi forfettari anche alla giunta

UDINE. Il personale dei gruppi e il rimborso a forfait che andrà anche alla presidente Fvg e agli assessori. In V commissione ha preso il via ieri la discussione tecnica sulla riforma dei tagli di stipendi, vitalizi, benefit dei consiglieri regionali. Tutti d’accordo sulle norme, esponenti a 5 stelle a parte, che presenteranno in Aula le richieste di modifica alla riforma.
E tutti d’accordo anche sull’indennità che calerà di circa il 38%, da 10 mila 291 euro a 6 mila e 300 lordi al mese, meglio di quanto previsto dal decreto Monti che l’aveva fissata in 7 mila. La riforma sarà approvata a fine luglio e entrerà in vigore il 1º settembre.
Ma entro la prima metà di agosto sarà l’ufficio di presidenza del Consiglio a stabilire le cifre dei rimborsi, onnicomprensivi, esentasse, da non rendicontare. Rimborsi che andranno anche agli assessori, sia agli esterni sia agli eletti. L’ammontare va ancora stabilito, ma la cifra ipotizzata è di circa 3.000 euro al mese e fa mugugnare qualche consigliere.
Nella legge i rimborsi potrebbero arrivare fino alla soglia massima di 3.600 euro. L’ufficio di presidenza partirà da un’altra proposta, cioè dalla divisione delle regione in due fasce, una per i consiglieri di Udine, Pordenone e Tolmezzo e una per quelli di Gorizia e Trieste.
Ai primi potrebbero essere assegnati 3.500 euro, ai secondi 2.500. La riforma prevede che alla presidente e agli assessori indipendentemente dalla città di residenza venga applicata la quota della circoscrizione più ampia e quindi quella da 3.500 euro al mese.
Ma è anche previsto che venga impiegata una riduzione per chi utilizza l’auto blu. Un taglio che però va ancora stabilito e che potrebbe aggirarsi tra il 20 e il 30%, consegnando cioè agli esponenti della giunta tra i 2.500 e i 2.800 euro al mese.
Difficile però che la giunta scenda sotto i 2.800 euro. La presidente Fvg Debora Serracchiani è già stata chiara, ha fatto sapere che gli assessori hanno maggiori responsabilità che vanno retribuite. Lo stipendio della presidente della Regione, come quello del presidente del Consiglio, sarà dal 1º settembre di 10.080 lordi al mese, mentre 9.513 andranno al vicepresidente della Regione e 8.946 agli assessori.
Nel frattempo c’è da approvare la legge. Ieri in commissione sono stati illustrati i 40 articoli che compongono la riforma. L’iter proseguirà oggi e domani in commissione e la prossima settimana in Aula.
«Il lavoro svolto dal tavolo politico prima e dal gruppo ristretto poi – ha commentato il presidente del Consiglio Franco Iacop – è stato portato avanti su un tema di responsabilità che il Consiglio ha voluto affrontare fin dall’inizio: un impegno etico ad assumere una posizione trasparente rispetto ai costi della politica. Al di là delle differenziazioni di posizione il lavoro si è svolto in modo aperto e corretto».
Soddisfatto anche l’assessore Gianni Torrenti, che non ha nascosto però come l’assetto dei gruppi con il tetto di spesa ponga problemi nuovi e significativi. È sul budget per il personale, infatti, che servono ancora approfondimenti.
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