Rimborsi, in Friuli il Movimento 5 stelle ha restituito oltre un milione di euro

UDINE. Mentre in Italia il Movimento 5stelle viene travolto dallo scandalo sui rimborsi, i consiglieri grillini del Friuli Venezia Giulia hanno già restituito 1.033.779 euro.
Buona parte della cifra, vale a dire 808.969,30, è già finita nel Fondo di sviluppo regionale per le Piccole e medie imprese, gestito dai dirigenti di piazza Unità d’Italia, gli altri 206.109, invece, saranno versati il prossimo 24 febbraio.
Al momento, la cifra resta depositata nel conto corrente bancario transitorio nel quale, ogni mese, Elena Bianchi, Ilaria Dal Zovo, Elena Frattolin, Cristian Sergo e Andrea Ussai, depositano una parte dei loro “stipendi”. Stando ai dati riportati sul sito Tirendiconto.it per chiudere i versamenti dello scorso anno, manca solo la quota di dicembre di Elena Frattolin.
Nonostante il ritardo accumulano, non abbiamo motivo di credere che non lo farà. In attesa che il puzzle venga completato, la capogruppo Bianchi, si dice «profondamente indignata» dal fatto che due o tre furbetti abbiano prestato il fianco e rovinato l’iniziativa volontaria voluta dal Movimento 5stelle.
Stiamo parlando di pedaggi autostradali, ticket pagati nei parcheggi, spese postali e telefoniche, compresi i costi sostenuti per partecipare a eventi o per ospitare relatori nei convegni organizzati nella nostra regione.
La cifra, dicevamo, finisce in un conto transitorio da dove, due o più volte all’anno, i soldi vengono trasferiti nel Fondo sviluppo delle piccole e medie imprese Fvg.
«Abbiamo definito queste regole d’intesa con i vertici della Regione» spiega Bianchi nel ricordare che i rimborsi effettuati vengono utilizzati per promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese locali. Non tutte le Regioni hanno istituito fondi autonomi.
In altri casi, infatti, i soldi finiscono nel fondo ministeriale del Mise al centro dello scandalo scoppiato negli ultimi giorni. Alcuni parlamentari si sarebbero riappropriati di somme che ufficialmente avevano restituito.
Bianchi, alla pari del leader Luigi Di Maio, condanna questi comportamenti. Lo fa sottolineando il fatto che lei, in questi cinque anni, ha restituito somme che legittimamente le appartenevano: «Mi indigna profondamente veder montare casi allucinanti per colpa di qualcuno che ha fatto il furbetto».
Alla luce di questi fatti, Bianchi assieme agli altri componenti del gruppo, si prepara a festeggiare il milione versato non appena avrà effettuato il bonifico. La capogruppo effettuerà l’operazione bancaria la prossima settimana.
Intanto si sofferma sul clamore dello scandalo scoppiato a livello nazionale gettando acqua sul fuoco. «Tutto questo mi fa ridere – afferma –, stiamo creando un caso su soldi che persone, volontariamente, destinano allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Possiamo anche non farlo».
Bianchi, dopo essersi indignata perché comunque alcuni parlamentari sono venuti meno alla filosofia del Movimento, rincara la dose dicendo «ci stanno trattando come sfruttatori quando sfruttatori non siamo». Lacapogruppo non dimentica di sottolineare che «nessun altro gruppo parlamentare ha mai restituito parte dei soldi percepiti dallo Stato, al massimo – sottolinea – li danno ai partiti».
Va anche detto che il Movimento 5stelle del Friuli Venezia Giulia, ha destinato parte dei rimborsi anche alla costruzione della scuola dell’infanzia Benedetto Costa di Sarnano (Macerata) distrutta dal terremoto che lo scorso anno ha colpito l’Italia centrale. Al progetto realizzato dalla Regione, i consiglieri regionali grillini hanno destinato 18 mila 700 euro.
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