Rimborsi per BpVi e Vb: agli ex soci subito il 100 per cento dell’indennizzo

Approvato un emendamento alla Legge di Stabilità. Sono migliaia i friulani che attendono il risarcimento statale
Una delle tante manifestazioni di protesta che si sono susseguite nel tempo sul risparmio tradito
Una delle tante manifestazioni di protesta che si sono susseguite nel tempo sul risparmio tradito

UDINE. Saranno presto più sostanziosi i rimborsi per gli ex soci di BpVi e Veneto banca che avevano perso i loro risparmi con le azioni delle due ex Popolari venete finite in liquidazione nel giugno 2017. La Commissione Bilancio della Camera, infatti, ha dato il via libera al meccanismo di modifica del Fir (Fondo indennizzo risparmiatori), che permetterà alla commissione tecnica di bonificare direttamente fino al 100% dell’importo stabilito in fase istruttoria, per chi rientra nei parametri previsti di reddito e di patrimonio mobiliare.

L’emendamento approvato cancella il vecchio limite del 40%, che spesso si traduceva in somme molto esigue ed è un ulteriore passo avanti per restituire importi dignitosi ai cittadini truffati dalle banche.

«Ora bisognerà attendere l’approvazione della Legge di bilancio per far entrare in vigore questa importante modifica che porta la firma del deputato del Movimento 5 Stelle, Raphael Raduzzi, che ha lavorato con grande impegno per portare a casa questo risultato e a cui va il nostro ringraziamento a nome dei cittadini che ancora attendono giustizia per i risparmi traditi - ha detto il sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa - . Ma non finisce qui.

Continueremo insieme a tutto il M5s a sostenere i risparmiatori frodati e a mantenere alta la guardia su quello che succede nel nostro sistema creditizio, perché non si ripetano gli episodi che hanno causato non solo danni economici, ma anche drammi personali a migliaia di utenti che, in buona fede, avevano affidato alle banche i risparmi di una vita».

Il passaggio in Aula, visto che si tratta di un emendamento di maggioranza, dovrebbe essere comunque scontato, con voto favorevole.

Soddisfazione, per il passo avanti, da parte di Consumatori attivi, l’associazione udinese che tutela centinaia di ex soci delle due banche venete e che ha appena presentato, al tribunale di Vicenza, richieste di risarcimento danni per 50 milioni di euro agli ex amministratori e dirigenti di BpVi imputati nel processo che si avvia alla conclusione.

La presidente Barbara Puschiasis ora preme per una velocizzazione dei pagamenti. «In Friuli Venezia Giulia si contano sulle dita di una mano gli indennizzi a oggi ricevuti sui conti correnti - scrive l’avvocato Puschiasis - . Consumatori attivi, in proposito, ha inviato circa 1500 domande e chiede: trasparenza sull’erogazione degli indennizzi attraverso un sistema che renda anche tracciabile lo stato della singola domanda, automatismo nell’autorizzazione del pagamento dei risarcimenti e un aumento dell’indennizzo riconosciuto».

Nell’ordine a ricevere i bonifici sul conto saranno coloro che hanno un reddito inferiore a 35 mila euro e un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro e un indennizzo non superiore a 50 mila euro, coloro che hanno un reddito inferiore a 35 mila euro e un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro, ma un indennizzo superiore a 50 mila euro e infine coloro che hanno un reddito superiore a 35 mila euro e/o un patrimonio mobiliare superiore a 100 mila euro.

Puschiasis infine analizza gli ultimi sviluppi del processo di Vicenza a carico dell’ex presidente di BpVi Gianni Zonin e di altri importanti dirigenti della banca.

«Le richieste dei Pm sono tecnicamente corrette per il danno causato, e penso che per i risparmiatori sia il minimo - dice la presidente di Consumatori attivi -. Ottima la requisitoria del Pm Gianni Pipeschi che ha indicato gli imputati come colpevoli di condotte delittuose e volte a occultare la situazione. Ci aspettiamo dal giudice una sentenza che non si discosti dalle pene richieste». —

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