Rinunciare all’indennità per sanare il bilancio? I consiglieri non ci stanno

San Giovanni al Natisone, Costantini: non condivido l’idea di Pertoldi. La minoranza lascia l’aula e fa mancare il numero legale

SAN GIOVANNI AL NATISONE. Momenti di tensione e acceso dibattito in consiglio comunale su due ordini del giorno presentati dalla maggioranza e dalla minoranza, il primo sull’istituzione di un fondo di solidarietà per le famiglie bisognose, il secondo sulla rinuncia degli amministratori agli emolumenti per sanare il buco di bilancio di 144 mila euro.

«Data la crisi economica – ha detto l’assessore Ponton illustrando la proposta di istituire il fondo – e le richieste del territorio, i gruppi consiliari di Pdl e Lega propongono la creazione di un fondo di solidarietà costituito da donazioni offerte dagli amministratori e gestito dalla delegazione Cri».

Pur condividendo la proposta, vivaci reazioni dalla minoranza. «Quando tempo fa proponevo la rinuncia ai gettoni di presenza a favore dei servizi sociali – ha rilevato Mangoni –, solo tre consiglieri sono stati favorevoli; ora la proponete voi, ma sa di propaganda elettorale. Le difficoltà delle famiglie erano note e avevamo più volte sollecitato il taglio dei costi della politica, come quelli per il presidente del consiglio, ma non ci avete dato retta. Chiedo le vostre dimissioni».

Affermazione che ha irritato il sindaco Costantini, che ha risposto: «La scelta di istituire il presidente del consiglio è stata della maggioranza, che si prenderà la propria responsabilità. Voi, pur dichiarando la rinuncia al gettone, avete continuato a percepirlo».

«La vostra proposta, che condividiamo – hanno aggiunto dalla minoranza –, è un gesto nobile, ma gestione e modalità di uso dei fondi vanno regolamentate».

Nulla di fatto, invece, sulla proposta della consigliera Pertoldi sulla rinuncia ai compensi per risanare il bilancio. «Siamo responsabili verso chi ci ha votato e dobbiamo essere i primi a dare l’esempio – ha detto la consigliera di Rinnovamento –. Di fronte al disavanzo penso che prima di aumentare le tasse dobbiamo essere noi amministratori coscienti delle nostre responsabilità e rinunciare alle indennità».

«La proposta non mi trova d’accordo. Andrà discussa in sede di approvazione del bilancio – ha risposto il sindaco – e credo che ognuno, se vuole, può rinunciare al proprio compenso, non è con tale rinuncia che si può risanare il bilancio».

«Quando si andrà ad approvare il bilancio – ha replicato Pertoldi – sarà tardi e i conti saranno già fatti; sono contraria all’aumento delle tasse, per me questo buco di bilancio – non entro nel merito di come si è formato – va coperto con i nostri compensi, 120 mila euro annui, non con l’aumento delle imposte». Sentite le risposte del sindaco, la minoranza ha lasciato l’aula, facendo mancare il numero legale e chiudendo di fatto la seduta.

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