Ripetitori, braccio di ferro al Tar
PORDENONE. Tra le priorità dell’amministrazione comunale di Pordenone torna la redazione di una variante al piano della telefonia mobile, approvato nel 2008. L’annuncio giunge dopo che la giunta Pedrotti, ieri mattina, ha deciso di resistere in giudizio contro Telecom Italia che ha innescato una causa al tribunale amministrativo del Friuli Venezia Giulia contro il diniego del Comune allo spostamento dell’antenna collocata in via Piave.
L’atto amministrativo al centro del contendere è la dichiarazione di inizio attività per l’installazione dell’impianto. Il Comune, infatti, ritiene che la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) presentata risulti carente della necessaria asseverazione sulla conformità delle opere agli strumenti urbanistici comunali con particolare riferimento al piano comunale di settore per la localizzazione degli impianti per la telefonia mobile.
Al di là del contenzioso in essere - la causa sarà discussa al Tar il 28 agosto - l’amministrazione intende arrivare al più presto a redigere una variante al piano di settore «allo scopo di aggiornarlo e renderlo, in coerenza con l’evoluzione della normativa, più rispondente sia alle esigenze della tutela paesaggistica dell’ambiente che allo sviluppo della telefonia mobile».
Sono destinate a incrementarsi le richieste di potenziamento o di nuove installazioni di ripetitori a fronte della diffusione della tecnologia Lte che consente connessioni veloci via internet sempre più richieste da smartphone e tablet. (s.p.)
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