Rischia di morire mentre gioca in piscina, ragazzino di 11 anni salvato dal bagnino

Cordenons, provvidenziale intervento del personale Gymnasium alla piscina “Water Age”. Massaggio cardiaco e si è ripreso

CORDENONS. Provvidenziale intervento del personale Gymnasium alla piscina scoperta WaterAge di Cordenons.

Alle 16 di lunedì 12 giugno un ragazzino pordenonese di 11 anni ha rischiato di morire in acqua mentre giocava. Quando non l’hanno visto più affiorare, quattro bagnini del servizio di salvataggio della piscina sono intervenuti e lo hanno riportato a bordo vasca.

Il ragazzino era andato in arresto cardiaco e respiratorio, ma fortunatamente dopo l’intervento del personale Gymnasium il cuore dell’adolescente ha ripreso a battere quasi regolarmente.

L’undicenne è stato ricoverato a scopo precauzionale nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Pordenone, dove è stato monitorato per prevenire eventuali infezioni all’apparato respiratorio. Aveva, infatti, bevuto molta acqua.

Insieme al ragazzino c’erano anche i compagni di classe e i loro genitori, in un ritrovo per la fine dell’anno scolastico.

Il bagnino, dalla torretta di guardia, ha notato un gruppetto di ragazzi che giocava nella piscina da 50 metri e ha intuito che stava accadendo qualcosa di anomalo. Si è tuffato e ha individuato subito il ragazzino esanime. Lo ha afferrato e lo ha portato a bordo vasca chiamando a raccolta i colleghi.

Il volto dell’adolescente era cianotico. È intervenuto anche il direttore sportivo della Gymnasium, Andrea Deiuri. Al piccolo è stato praticato il messaggio cardiaco.

Qualcuno stava preparando il defibrillatore ma, ed è stato un sollievo, non c’è stato bisogno di utilizzarlo perché il cuore dell’undicenne ha ripreso a battere. All’arrivo delgli infermieri del 118 il ragazzino aveva ripreso conoscenza e rispondeva alle domande. Poi il ricovero, in osservazione.

«Sono stati attimi intensissimi – ha dichiarato uno dei gestori del WaterAge, Claudio Deiuri –. Quando organizziamo i corsi di sicurezza in acqua cerchiamo di far capire quanto siano indispensabili. A fine giornata ho accompagnato tutti i bagnini a cena per parlare di quanto accaduto e metabolizzarlo. Sono fiero di loro».

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