Rispunta il leone di San Marco sulle mura del Rio Emiliano

È riapparso in seguito a una bonifica. Edera e arbusti lo avevano ricoperto Intanto il torrione di via Piave resta nascosto da una fitta vegetazione



Talmente a lungo edere e arbusti lo avevano nascosto che se ne era persa memoria: è stata emozionante, così, la “scoperta” di un bassorilievo del leone alato di San Marco su una muraglia affacciata sul Rugo Emiliano, sotto la chiesa di San Giovanni in Xenodochio e dunque in pieno centro cittadino. È stata un’azione di bonifica straordinaria del sito, accuratamente ripulito da rampicanti e ramaglie, a permettere il ritrovamento, che ha suscitato una forte curiosità fra i cividalesi e sta gradualmente innescando una sorta di pellegrinaggio, per ammirare l’opera. La testa del leone è mozzata, sorte peraltro più blanda di quella toccata all’analogo bassorilievo che campeggia sul palazzo municipale: è l’eredità della dominazione francese, che volle lasciare un segno netto. Ma al repulisti in questione corrisponde lo «scandalo» – parole di chi ha sollevato il caso – del torrione di via Piave, imponente resto delle mura venete in relazione al quale già in passato erano stati lanciati Sos e che continua a suscitare appelli, dal momento che la situazione non ha registrato alcuno sviluppo: ormai da parecchi anni il possente manufatto, che con la sua ampiezza e maestosità di sicuro rappresenta una delle porzioni di cinta più significative, è completamente ricoperto di edera. Impossibile scorgere le pietre, anche in minima parte; si può solo intuire la presenza, sotto l’intrico verde, di una massiccia costruzione. Completamente vanificato, insomma, l’intervento di pulizia che era stato eseguito dall’amministrazione civica qualche decennio fa. Il nodo, evidentemente, è quello dei fondi necessari per il repulisti, che per poter essere efficace dovrebbe prevedere una rimozione delle piante davvero accurata, capace di preservare il bene dal riproporsi del problema sul breve periodo e dunque inevitabilmente onerosa.

«Ma è incredibile che non si faccia nulla», lamentano più cittadini, a cominciare da un paio di residenti alla cui iniziativa e buona volontà si deve la cancellazione della scritta in nero che ha a lungo deturpato un ulteriore torrione, quello all’incrocio fra via Duca degli Abruzzi e via Verdi. Avviliti da uno scenario che non accennava a cambiare, i due cividalesi (che non tengono nemmeno a comparire, preferendo l’anonimato) hanno deciso di darsi da fare in proprio, munendosi di detergenti e spazzole e cercando, previo contatto con la proprietaria del fondo su cui il muraglione ricade, di rimuovere la vernice. L’operazione non è stata rapida né agevole, ma le tracce dell’atto vandalico, adesso, sono sparite quasi del tutto: restano ancora degli aloni, ma certamente ormai si evita il pugno nell’occhio prodotto dal gesto di inciviltà. —



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