Rissa dopo la partita Udinese-Napoli Daspo per 11 tifosi: da 18 mesi a 8 anni

Sono scattate anche 14 denunce. In corso ulteriori accertamenti della polizia per identificare un gruppo di partenopei
Udine 20 ottobre 2018 stadio entrata tifosi napoli Agenzia Petrussi foto Massimo Turco
Udine 20 ottobre 2018 stadio entrata tifosi napoli Agenzia Petrussi foto Massimo Turco



Quattordici tifosi dell’Udinese, al termine di un’indagine svolta dagli investigatori della Digos del capoluogo friulano, sono stati denunciati per i fatti accaduti dopo l’incontro di calcio Udinese-Napoli disputato allo stadio Friuli lo scorso 7 dicembre.

Come ha spiegato la Questura in una nota diffusa nella giornata di ieri, sono già scattati anche i Daspo (i provvedimenti che vietano l’ingresso alle manifestazioni sportive) «per periodi tra i diciotto mesi e gli otto anni, a seconda delle responsabilità accertate».

Secondo la ricostruzione della polizia, il giorno del match, a partita ormai terminata, i tifosi locali stavano uscendo dalla curva Nord alla spicciolata. Poi, si precisa nel comunicato, «un gruppo ha aggirato l’impianto sportivo per raggiungere i supporter ospiti». In sostanza, alcuni tifosi dell’Udinese si sono diretti verso i chioschi che c’erano nelle vicinanze del palasport Carnera, verso il settore Sud. E lì c’è stato un ritrovo tra una ventina di individui. Poi alcuni, dopo aver cercato di camuffarsi tirando su cappuccio e sciarpa e nascondendo i segni “bianconeri”, si sono diretti verso i veicoli della squadra ospite – che si trovavano nelle vicinanze di viale dello Sport –, hanno visto alcuni supporter biancazzurri che stavano per salire sui furgoni, hanno acceso e lanciato un fumogeno e hanno «ingaggiato una rissa, subito sedata dal pronto intervento delle forze dell’ordine e risoltasi poi senza feriti». Durante il parapiglia sono volati schiaffi e cinghiate. La situazione non è degenerata perché alcuni agenti si trovavano proprio in quel settore e sono riusciti a “mettersi in mezzo”. Successivamente sono stati in dieci a finire in Questura per accertamenti e in 14 sono poi stati deferiti all’Autorità giudiziaria per la partecipazione alla rissa. Si tratta di italiani residenti tra le province di Udine, Treviso e Vicenza e di un cittadino austriaco, tutti di età compresa tra i 18 e i 52 anni: ad alcuni di loro è stato contestato anche il travisamento in occasione di manifestazione sportive (articolo 5 della legge 152 del 1975) e in tre saranno chiamati anche a rispondere del possesso/utilizzo di strumenti atti ad offendere.

A undici persone, in questi giorni, sono stati notificati i Daspo (per campionati di serie A, B e C, anche di squadre estere, per le partite della Nazionale e per quelle di basket), mentre per altre tre eventuali provvedimenti sono ancora al vaglio. Le misure più “pesanti” – come detto, fino a otto anni – sono state adottate nei confronti di coloro che, già in passato, erano stati destinatari di Daspo. In caso di recidiva, come hanno precisato in Questura, si prevedono divieti per un periodo dai 5 anni in su. Sono in corso, sempre da parte degli investigatori della Digos di Udine, ulteriori attività finalizzate all’identificazione anche di alcuni tifosi napoletani che hanno partecipato al parapiglia e che sono stati ripresi sia dalla polizia scientifica, sia dalle telecamere di videosorveglianza dell’impianto sportivo. —



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