Rissa serale fra profughi in piazza Ellero

Calci e pugni nella serata di mercoledì, poi l’intervento delle forze dell’ordine. Padrone (Ugl polizia): «Incrementare l’organico»
GENESIN - ANZIANO CADUTO IN ACQUA VIA GOITO GENESIN - ANZIANO CADUTO IN ACQUA VIA GOITO
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PORDENONE. Una rissa con calci e pugni ha reso necessario ieri sera l’intervento delle forze dell’ordine in piazzale Ellero: coinvolti almeno cinque cittadini extracomunitari, che stazionavano su una panchina in corrispondenza dell’angolo tra il piazzale e viale Trieste. Secondo testimonianze raccolte sul posto, tra i coinvolti ci sono anche dei richiedenti asilo ma ieri sera le procedure di identificazione erano ancora in corso (ulteriori dettagli si potranno conoscere nella giornata odierna).

La zuffa si è accesa poco dopo le 20. Dal capannello formato dai migranti hanno cominciato improvvisamente a levarsi frasi minacciose urlate ad alta voce e grida.

Poi, dalle parole si è passati ai fatti. Sono volati calci e pugni, e la rissa ha subito richiamato l’attenzione di chi si trovava si trovava in piazzale Ellero, zona frequentata anche a quell’ora vista la presenza della fermata degli autobus e di alcuni esercizi pubblici aperti: quindi la richiesta telefonica di intervento alle forze dell’ordine è stata praticamente istantanea. Sul posto è giunta subito una pattuglia. Due degli immigrati coinvolti sono riusciti ad allontanarsi in fretta mentre gli altri sono stati fermati.

Quindi, sono stati portati via per identificazione e accertamenti. Non hanno opposto resistenza a differenza di quanto accaduto l’altra sera nei pressi del parco Galvani (ne riferiamo nell’articolo a fianco) con un richiedente asilo fermato e 3 agenti feriti. Proprio su quest’ultimo episodio ecco il commento del vicesegretario nazionale dell’Ugl polizia Raffaele Padrone: «Oggi si rischia anche a Pordenone.

Cosa sarebbe successo senza i rinforzi delle pattuglie anticrimine? Invece che impiegare in città i rinforzi dal Veneto, bisognerebbe incrementare l’organico della Questura, in modo da garantire un numero di pattuglie superiore ogni giorno e non soltanto per i controlli straordinari: costerebbe di meno anche allo Stato».

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