Rito vietato a Lusevera, il parroco si ribella: in chiesa arrivano i carabinieri

Il Comune blocca la processione e don Renzo invita i fedeli in cimitero per una preghiera. I militari hanno poi dato il via libera. L’ira della minoranza. Il sindaco: strumentalizzazioni

Lucia Aviani

Una processione religiosa vincolata al rispetto di limiti orari, da ordinanza comunale, un parroco raggiunto dai carabinieri all’uscita della chiesa, sindaco e minoranza consiliare con i nervi a fior di pelle, pronti a scagliarsi accuse a muso duro.

Non siamo nella Brescello di don Camillo e Peppone: scenario della pittoresca vicenda è, nel giorno di Ferragosto, il borgo montano di Villanova delle Grotte, in comune di Lusevera.

I “guai” iniziano al termine della solenne messa dell’Assunta – momento di sacralità nella tradizionale sagra paesana –, quando don Renzo Calligaro comunica ai fedeli la propria intenzione di recarsi in cimitero per una preghiera per i defunti: non ci sarà la consueta parata con la statua della Madonna, spiega, perché un’ordinanza ne ha vietato lo svolgimento prima delle 14.30, ma se qualcuno desidera seguirlo – precisa – è libero di farlo.

Sulla porta del luogo sacro, però, il sacerdote si ritrova di fronte alcuni uomini dell’Arma, «i quali – informa il consigliere d’opposizione Igor Cerno – gli chiedono le generalità e verificano con il Comando se possa raggiungere il camposanto».

Alla fine l’autorizzazione viene concessa, ma la minoranza grida allo scandalo: «Più che grave – dichiara Cerno – il fatto è triste. Nel mentre, nessuno si è preoccupato di far rispettare i contenuti dell’ordinanza relativi al senso unico di circolazione istituito in paese in occasione della festa».

Il sindaco Mauro Pinosa, però, replica con durezza.

«La minoranza di Lusevera – esordisce – strumentalizza qualsiasi cosa. Capisco che le bruci aver perso le recenti elezioni comunali, ma deve farsene una ragione. L’ordinanza è stata emanata su precisa richiesta al Comune dell’associazione che gestisce l’antica sagra della Sveta Maria Avosneza di Villanova delle Grotte.

Oltre all’istituzione di un senso unico e alla chiusura alla circolazione della piazza della chiesa (che hanno funzionato perfettamente, perché per la prima volta non ci sono stati intasamenti nel traffico), prevedeva il divieto di svolgimento di processioni fino alle 14.30. Fin dalla notte dei tempi – ricorda quindi – la processione con l’amata statua della Vergine Maria veniva effettuata nel pomeriggio, dopo i vesperi.

Da un paio d’anni, però, si è iniziato a farla subito dopo la messa del mattino, quando il paese (che conta 50 abitanti) è completamente intasato dalle auto (circa 300) delle persone (oltre 800) che partecipano alla festa e dall’ormai famosa marcia in ricordo del compianto sindaco Franco Negro. In passato un’auto ha rischiato di finire sui fedeli».

«Non ho informazioni – conclude il primo cittadino – sul dialogo dei carabinieri con il parroco e non mi risulta siano state vietate preghiere in cimitero, il che sarebbe impossibile. Ripeto: si tratta di strumentalizzazioni». 

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