Ritorna l'ettrodotto sulla città Unesco: il comitato accusa
CIVIDALE. Ritorna prepotentemente alla ribalta il progetto di megaelettrodotto Okroglo - Udine Ovest e con i consiglieri comunali cividalesi (in particolare del Pd) anche il Comitato per la Vita del Friuli rurale fa sentire la sua voce, ricordando di avere per «lunghi anni denunciato l’incombente elettrodotto Okroglo-Udine ovest, ovvero il suo temporaneo occultamento, studiato ad arte per avere il tempo sufficiente a fare passare l’altro ecomostro: il Redipuglia-Udine ovest».
«Ora la città con la medaglia dell’Unesco si risveglia - afferma il portavoce del Comitato Aldevis Tibaldi- perché un comitato di contadini non ha dormito e, per essere stato l’unico ad accorgersi del Piano di sviluppo del padrone incontrastato degli elettrodotti italiani, ha suonato l’allarme e ha elaborato una ferma opposizione, inviata ai Ministeri e non di meno alla Comunità europea.
Il documento, inoltrato nei tempi assegnati dalla Gazzetta Ufficiale, non lascia spazio alle illazioni e dura è la sua accusa - prosegue il comitato - nei confronti di uno Stato reticente che lascia fare, tanto da mettere la Terna Spa nella assurda condizione di farla da padrone e di fissare le regole del gioco». «Con uno Stato che non redige il Piano energetico nazionale da 24 anni, tutto diventa possibile e, mentre le bollette energetiche degli italiani sono fra le più care al mondo, il concessionario incaricato di trasportare l’energia naviga nell’oro! »
«Non si tratta solo di invertire una tendenza, ovvero di rimettere allo Stato la funzione di arbitro e guida che gli compete, ma anche di reimpostare il modello energetico nazionale: basato non più sulle mega centrali e sui mega elettrodotti, bensì sulle energie rinnovabili e sulle “smart grid” cioè su di un sistema regionalizzato che stimola il comportamento virtuoso dell’utente. Si tratta, in buona sostanza di liberare il mercato alla vera concorrenza e all’innovazione, non certo ai monopoli che producono rendite di posizione e impediscono lo sviluppo».
«Il Comitato per la Vita del Friuli rurale - annuncia il portavoce Aldevis Tibaldi - si appresta a informare gli abitanti dei territori attraversati, così come ha sempre fatto, incurante delle complicità e delle ostilità della classe politica regionale. Tutti avranno modo di valutare i fatti per ciò che sono, per capire i valori in gioco, le finalità di una linea gigantesca che stimolerà la costruzione del raddoppio della centrale nucleare di Krsko e finirà in piena campagna insieme all’altro inutile ecomostro proveniente da Redipuglia».
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