Rivierasca pedonale non prima del 2020

Secondo gli esperti incaricati dal Comune bisogna attendere la bretella Sud. Cantiere al via il prossimo anno. La strada dovrebbe ridurre i veicoli in entrata

PORDENONE. Via Riviera del Pordenone chiusa al traffico resta un sogno nel cassetto della città. Perché, in base alle simulazioni fatte dai tecnici che stanno elaborando il nuovo piano della mobilità urbana sostenibile, non è pensabile chiudere quella dorsale se prima il traffico non sarà spostato altrove.

E dalle simulazioni è solamente la bretella sud – la strada di collegamento tra la A 28 e la Pontebbana (all’altezza del centro commerciale Meduna), che potrà drenare quote di traffico provenienti da Udine ma anche da Cordenons.

«L’entrata in funzione di quell’arteria – analizza Zille – renderà a molti automobilisti preferibile saltare il ring». I tecnici incaricati hanno anche simulato di quanti veicoli diminuirà il ring nei vari tratti (da via Pola, a viale Dante a via Oberdan) dopo che saranno applicati gli interventi previsti nel piano a breve e medio termine.

Il cantiere della bretella sud – opera regionale in delegazione amministrativa, affidata ad Autovie Venete – dovrebbe partire nel 2015 (nelle intenzioni della giunta Tondo avrebbe dovuto essere completata lo scorso anno, ma la traversia sul tracciato ha generato il ritardo attuale) e i lavori dovrebbero concludersi, salvo imprevisti entro la fine del 2016.

I lavori, così come la progettazione definitiva, sono stati affidati alla Vidoni spa, di Udine,che tra sei imprese si è aggiudicata l’appalto per un importo complessivo di 17.832.702,36, milioni di euro di cui 16.507.691,28 per lavori a corpo al netto del ribasso offerto del 26,34%.

Una volta ultimati i lavori andranno verificate le effettive quote di traffico trasferite sulla nuova strada e solo allora il piano della mobilità prevede l’ipotesi della pedonalizzazione della Rivierasca. Un obiettivo, insomma, che sicuramente non vedrà la luce con l’attuale amministrazione.

Resta aperta, però, la possibilità di sperimentare la chiusura al traffico del lungo fiume quanto meno in occasione di eventi che animino la città. In tal senso l’amministrazione Pedrotti si è detta disponibile.

Bisognerà capire se con la nuova stagione si creeranno le condizioni per dare risposta alle istanze che sono sopraggiunte da più parti in città.

Istanze che l’estate scorsa hanno spinto migliaia di persone a radunarsi all’imbarcadero del Noncello per partecipare al concerto all’alba di Remo Anzovino e che hanno indotto le associazioni a fare fronte comune per studiare a un progetto nuovo per il fiume.

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