Rivolta degli esercenti, 400 firme contro la Tares
SAN DANIELE. Sono circa 400 le firme raccolte da Gianna Variatti, commerciante sandanielese, contro la Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Non si placano le polemiche contro la Tassa rifiuti e servizi dopo che, con l’arrivo della bolletta relativa alla prima rata, cittadini e commercianti hanno visto lievitare in maniera esponenziale gli importi rispetto alle annualità precedenti.
«In poche settimane – riferisce la signora Variatti, titolare del bar “Alle Corti” di via Trento e Trieste –, abbiamo raccolto oltre 400 firme: non solo commercianti ma anche persone comuni. Contemporaneamente ci siamo rivolti all’Adiconsum che nei prossimi giorni ci farà sapere cosa possiamo fare.
L’associazione dei consumatori, comunque – prosegue -, quando gli abbiamo illustrato la situazione, c’ha detto che ci sono i presupposti per poter intervenire. Intanto, la maggior parte di noi “firmatari” non ha proceduto ad effettuare il pagamento della prima rata previsto entro lo scorso 1° luglio». Oltre a quello con l’Adiconsum, la signora Variatti ha avuto anche un incontro con il primo cittadino Paolo Menis che, ha riferito la commerciante, convocherà al più presto una riunione.
«Quando c'hanno illustrato il nuovo sistema di raccolta rifiuti – ricorda la commerciante -, avrebbero dovuto simulare anche il corrispondente nuovo sistema di pagamento. All'epoca ci dissero perfino che c'avrebbe fatto risparmiare. Ci diedero anche la possibilità di scegliere di quanti bidoni o quanti sacchi disporre senza avvertire che tutto sarebbe poi stato “comodamente” addebitato in bolletta: 35 euro per 10 sacchetti o 360 euro per un bidone dell’umido». Quanto al fatto che non si tratta di un aumento di pochi euro, Variatti spiega come «l'anno scorso per tutto il 2012 noi abbiamo pagato circa 500 euro, quest'anno, solo l'acconto 2013 è pari a a mille e 150 euro. Così come per molti altri: alla pizzeria di via Kennedy sono arrivate mille e 300 euro da pagare, “Alla Pergola” circa mille e 800. Pazzesco».
Per la signora Variatti quella della tassa sui rifiuti è l'ennesima batosta per i commercianti che si trovano anche a dover lottare per sopravvivere in un momento non proprio tra i più semplici. «Nessuno vuole pagare cifre così elevate – tuona la commerciante -. Ultimamente lavoriamo solo per pagare le tasse. Se continua così – conclude amareggiata – tanto vale chiudere e andare a chiedere la carità».
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