Rivolta nel carcere a Udine dopo il suicidio di un detenuto, 15 imputati: chieste pene per undici anni

Le accuse sono, a vario titolo, per danneggiamenti e interruzione di pubblico servizio. La protesta era scoppiata nel novembre 2022

L’istituto penitenziario di Udine in via Spalato a Udine
L’istituto penitenziario di Udine in via Spalato a Udine

Il suicidio di un ragazzo originario della Repubblica Dominicana di appena 22 anni nel carcere di via Spalato a Udine era stata, due anni fa, la miccia che aveva innescato una forte protesta tra i detenuti, che nei giorni successivi avevano manifestato il proprio malessere per le condizioni in cui si trovavano.

Rivolta che aveva dato vita a un procedimento penale davanti al giudice del tribunale di Udine Paola Turri con una quindicina di imputati accusati, a vario titolo, di danneggiamenti, violenza sulle cose e interruzione di pubblico servizio.

Venerdì 6 dicembre il pm ha chiesto la condanna per oltre 11 anni totali di reclusione e rinviato l’udienza al prossimo 21 gennaio per le repliche e la sentenza.

Tra il 7 e l’8 novembre 2022 erano stati danneggiati i finestroni del corridoio di una sezione comune, il pulsante dell’allarme antincendio alcune telecamere, un paio di casse dell’impianto di diffusione e i blindi erano stati sbattuti con violenza.

La pena più alta – un anno di reclusione – è stata chiesta per Christian Battaino, 23enne di San Daniele residente a Ragogna (assistito dall’avvocato Dal Pin), che ha scelto il rito abbreviato (che consente lo sconto di un terzo sulla pena).

Per tutti gli altri (che hanno pure optato per il rito abbreviato) il pm ha chiesto la condanna a 10 mesi di reclusione. Si tratta di Andrea Marrocco, goriziano di 39 anni; Roberto Braidic, 27enne di Udine (difeso dal legale Pieraurelio Cicuttini); Danni Bredic, 40enne residente a Tavagnacco (avvocato Alberto Tedeschi); Vasile Stan, romeno di 35 anni (avvocato Giulia Galvani); Fiorenzo Giorgio Cammarata 60enne di Somma Lombardo (difeso da Alberto Tofful e Francesca Godeassi); Lorenzo Delija, udinese di 22 anni (avvocato Fabrizio Delle Vedove); Jorge Reynier Moya Estrada, 30enne cubano residente a Palmanova (difeso dal legale Paolo Bevilacqua); Henry Jefferson Riascos Munoz, colombiano 36enne residente a Udine (avvocato Pieraurelio Cicuttini); Eduard Rrotaj, albanese di 37 anni, e Ismail Dahmani, marocchino 30enne residente a Codroipo (difesi entrambi dall’avvocato Luca Arsellini); Pasquale La Montagna, napoletano di 33 anni (avvocato Luigi Franco Rossi) e Junior Flavio Correia Da Silva, brasiliano di 26 anni (avvocato Guido Galletti).

Davide Mancuso, udinese di 24 anni (difeso dall’avvocato Dal Pin) ha optato per il patteggiamento della pena, concordata con il pm. Said Mahri, marocchino di 43 anni (assistito dal legale Luigi Rossi) aveva già scelto il dibattimento e andrà a processo il 31 gennaio davanti al giudice Emanuele Lazzaro del tribunale di Udine.

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