Roma svuota le Province e in Fvg è di nuovo polemica

L’assessore Panontin: «Faremo i dovuti approfondimenti per capire se è uno strumento valido». Il presidente Fontanini: «Vogliono bloccare il rinnovo degli enti che andranno al voto nel 2014»

UDINE. Per le Province il destino pare essere segnato. Dopo l’abolizione decisa dal governo Monti e bocciatura dalla Corte Costituzionale, a riprovarci è ora il governo Letta.

Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che riguarda Città metropolitane, Province, Unioni e fusioni di Comuni, proponendo di far diventare le Province enti territoriali di secondo livello, amministrate dal presidente e dall’assemblea dei sindaci.

Una proposta che ora dovrà passare al vaglio della Conferenza Unificata prima di tornare nuovamente in Consiglio dei ministri per il varo definitivo. Il ministro Graziano Delrio si augura che questo iter possa concludersi entro la fine dell’anno, con risparmi auspicati nell’ordine di un miliardo di euro in un biennio.

Diverse le reazioni al provvedimento governativo in Friuli Venezia Giulia. L’assessore regionale Paolo Panontin considera un’ipotesi percorribile quella proposta dal governo.

«Perché no – commenta – faremo i dovuti approfondimenti per capire se possa esere uno strumento valido per superare le Province come le intendiamo oggi, senza una modifica costituzionale». L’assessore si dice invece scettico sull’istituzione di una Città metropolitana in Fvg.

«L’area di Trieste non è abbastanza grande per una Città metropolitana, oltre al fatto che si correrebbe il rischio di aumentare il dualismo con il territorio friulano».

Il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini commenta così: «Il tentativo di declassare le Province non è una novità, visto che ci ha provato anche il governo Monti. Credo che questo ddl sia un tentativo di bloccare il rinnovo di molte Province, compresa quella di Pordenone, nel 2014. Un disegno che mi lascia perplesso, e al quale la nostra Regione potrebbe opporsi, visto che le Province, in Fvg, svolgono funzioni primarie».

Non tutto però è da buttare nel ddl del governo Letta: «L’unica cosa che apprezzo – sottolinea Fontanini – è il riconoscimento delle Città metropolitane. Mi auguro che la Regione, nella riforma degli enti locali, riconosca Trieste come un’area metropolitana. Per il resto, credo che se si tenterà nuovamente di abolire le Province – conclude – si andrà incontro a un’ennesima bocciatura da parte della Corte Costituzionale».

Chi ha tentato di anticipare i contenuti del disegno di legge nazionale sulle Province, è stato, a gennaio, Piero Mauro Zanin, sindaco di Talmassons. Sua la proposta di dar vita a una lista di primi cittadini da schierare in Provincia di Udine per precedere la riforma affidando l’ente di area vasta in mano a un’assemblea dei sindaci.

L’idea poi non ha trovato quel consenso tale essere trasformata in una lista vera e propria per la corsa a palazzo Belgrado, ma oggi torna d’attualità.

«Abbiamo anticipato quando stabilito dal governo – afferma Zanin –. Una soluzione che, oltre a far risparmiare, potrebbe rappresentare la soluzione ideale sia perché le decisioni sarebbero prese da persone che conoscono alla perfezione il territorio, sia perché consentirebbe di salvaguardare l’identità del Friuli in quanto territorio».

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