Rubati i bidoncini con il chip per smaltire rifiuti senza pagare

MANIAGO. Furti di bidoncini della raccolta differenziata a Maniago: i casi segnalati al Comune sono una decina. Ignoti, almeno per ora, sono entrati in azione nella notte, quando i contenitori vengono esposti per lo svuotamento effettuato da Snua (sino a qualche mese fa da Aimeri).
L’obiettivo dei furbetti è chiaro: addebitare ad altri utenti il costo dei rifiuti da loro prodotti. I piccoli cassonetti sono infatti dotati di chip che permette di risalire al proprietario del contenitore. Gli autori dei blitz sono convinti che se il bidoncino viene rubato e utilizzato da un utente diverso dal proprietario, lo svuotamento è comunque addebitato a quest’ultimo. Ma non funziona proprio così.
L’assessore all’ambiente, Cesare Monea, ha spiegato che «se i cittadini denunciano il furto, è possibile risalire al punto in cui il bidone sottratto viene utilizzato per la raccolta differenziata. Al proprietario cui il bidone è stato rubato, viene assegnato un altro mini cassonetto con un nuovo chip».
«Ci è giunta una decina di segnalazioni di furti – ha fatto sapere l’assessore –. Ricordiamo che è possibile verificare, attraverso il computer, se un contenitore di un utente viene svuotato in un punto diverso dalla zona di residenza. L’importante è segnalare al Comune il caso, che provvederemo a risolvere, con la consegna di nuovi contenitori e anche con indagini per cercare di capire l’eventuale nuova ubicazione dei bidoncini rubati».
Per il momento, però, gli svuotamenti non vengono registrati da Snua: Aimeri era partita con questo servizio, ma, in seguito alla riassegnazione della gestione della raccolta, la procedura si è interrotta.
Una questione che spetta a Snua risolvere, ma sulla quale il consigliere d’opposizione Massimo Milanese ha avuto qualcosa da dire.
«Non capisco come si possa monitorare il quantitativo di immondizia prodotto, se non si registrano gli svuotamenti attraverso l’uso del chip – ha osservato –. Visto che il sindaco ha sbandierato il principio di equità della nuova raccolta, e quindi il fatto che si pagherà per quanto prodotto, vorrei capire come saranno calcolate le bollette, e soprattutto conoscere i nuovi costi.
Per il momento, non sappiamo quanto si paga, ma sappiamo quanti disagi ha creato il porta a porta spinto. Rimaniamo pure in attesa di capire che fine hanno fatto i soldi che la Comunità montana ha dato ad Aimeri come acconto per il servizio».
Il nuovo sistema di raccolta, insomma, per un motivo o per l’altro non smette di fare discutere. Monea, comunque, ha fatto sapere che per quest’anno nulla cambierà sul fronte della spesa rispetto al passato. Quando la questione della registrazione degli svuotamenti sarà risolta da Snua, il quadro cambierà.
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