Runjaic, la missione Lazio e un paio di scelte pesanti

Tutti a disposizione per l’allenatore, in porta torna Okoye che sembra il favorito su Padelli., A sinistra serve un argine a Tavares e Zaccagni, in ballo la velocità di Ehizibue o Kristensen

Stefano Martorano

Chiamiamolo pure l’imbarazzo della scelta, che da solo non basta mai a garantire prestazione e risultato, ma che di certo un problema non è, anzi. Ecco, partiamo proprio da quest’ultima considerazione perché se nella presentazione di Lazio-Udinese che si terrà questo pomeriggio, alle 14.30, Kosta Runjaic confermerà l’ampia disponibilità in organico raggiunta in settimana, allora vorrà dire che il tecnico tedesco potrà avere da una parte una rosa ultra competitiva, priva solo di Isaak Touré e Razvan Sava, ma dall’altra si ritroverà anche con la responsabilità di non sbagliare le sue scelte avendo aggiunto altre frecce in faretra. La prima è il ritorno di Maduka Okoye, che a tre mesi dall'intervento al legamento scafolunato del polso destro ha ripreso a volare tra i pali, come hanno potuto vedere i 427 tifosi bianconeri presenti all’allenamento a porte aperte di giovedì.

La seconda, invece, è la settimana di lavoro in più che Keinan Davis ha messo nelle gambe dopo essere fatto rivedere in campo proprio nel finale col Parma. La terza, invece, è di ordine psicologico visto che i bianconeri stanno inserendo edulcoranti e addensanti come autostima e fiducia alle loro qualità. Il discorso vale anche e soprattutto per mister Kosta che torna all’Olimpico in un trend simile a quello a cui arrivò lo scorso 22 settembre, quando l’Udinese si presentò a cospetto della Roma, allora alla prima con Ivan Juric e in piena crisi, con un carico di punti (10) conquistati nelle prime quattro giornate.

Allora il tecnico propose il 3-4-2-1, ma in quella occasione sbagliò la scelta degli interpreti proponendo Brenner trequartista con Thauvin dietro Lucca, piazzando Ekkelenkamp nella mediana “a due” assieme a Jesper Karlstrom ed escludendo Martin Payero, svuotando così la mediana di cacciatori di palloni e di equilibri. Finì 3-0 per la Roma e Runjaic si mise in discussione passando al 3-5-2 dalla domenica successiva.

Sei mesi dopo l’Udinese si ripresenta all’Olimpico salva e con un sogno chiamato Europa, adesso come allora in cerca di un ulteriore step. Ecco perché il possibile rientro di Okoye tra i pali dopo tre mesi, a discapito del brillante Daniele Padelli, è una una scelta delicatissima, sapendo anche che il portiere nigeriano ha in Lazio-Udinese dello scorso 11 marzo ’24 un retropensiero legato all’ammonizione, poi diventata sospetta per la Procura, che lo ha portato sotto indagine. Okoye sta bene e ha recuperato, ma psicologicamente è pronto a reggere il palcoscenico?

Altra scelta da azzeccare per Runjaic è in difesa, dove la Lazio sulla sinistra fa terra di conquista. A primo acchito si potrebbe pensare a Thomas Kristensen come il corazziere che già a Napoli diede garanzie contro quel furetto di Devid Neres. Tuttavia, il gioco che fa Zaccagni è quello di partire largo per poi accentrarsi, permettendo così a Nuno Tavares di sfondare, e per contrastare quei movimenti serverebbe un difensore reattivo e di gamba.

Uno come Kingsley Ehizibue. Chi sceglierà mister Kosta, assieme a Jaka Bijol, Oumar Solet e Hassane Kamara? Dalla scelta del terzino destro potrebbe dipendere anche quella dell’esterno destro. Chi tra Arthur Atta o Florian Thauvin sulla linea mediana assieme a Sandi Lovric, Jesper Karlstrom e Jurgen Ekkelenkamp?

La risposta l’aspetterà Alexis Sanchez, finito nei conteggi della “Tercera”, in patria. Il giornale ne reclama il minutaggio per averlo al meglio a metà mese in nazionale. Lorenzo Lucca, invece, è già sicuro del posto

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