Ruspe in azione per demolire l’ospedale vecchio di Latisana: i lavori per la nuova sanità
Al posto dell’antiquata struttura sorgerà un rinnovato hub sanitario per ospitare servizi per i cittadini
In una giornata caratterizzata da una bora intensa, sono arrivate le ruspe a cancellare un pezzo di storia del territorio per fare spazio al futuro. I lavori erano annunciati da oltre un anno ma a crollare è stata una prima parte dell’ospedale vecchio di Latisana e questo ha aperto uno squarcio nella memoria collettiva.
L’ospedale cittadino
La prima notizia relativa a un nosocomio è del 1572, ed allora era ubicato nei pressi di piazza Indipendenza, nel 1643 invece si trovava presso la chiesa di San Giovanni Battista.
Nel 1838 fu Gaspare Luigi Gaspari a donare al Comune un fabbricato perché venga destinato a questa funzione e venne costruito fra via Vendramin e Calle dell’Annunziata.
Nei primi anni del ’900 si iniziò a sentire l’esigenza di un nuovo ospedale e venne individuato il sito in via Sabbionera dove il 22 maggio 1910 venne posata la prima pietra mentre l’inaugurazione avvenne nel’12.
La Prima guerra mondiale portò alla chiusura della struttura che riaprì nel ’19. Durante la Seconda, venne trasferito in altra sede per la sua vicinanza al ponte ferroviario e stradale, per fare ritorno nel ’45.
Da allora gli amministratori, viste le esigenze, iniziarono a dare via a un ampliamento dei locali con l’istituzione di nuovi servizi e l’assunzione di nuovi primari.
Fu un’altra cittadina, Teresa Scala Donati, a donare un ingente lascito alla struttura ospedaliera, che poté in questo modo, tra il 1965 e il 1966, dare il via alla costruzione di nuovi locali e alla sopraelevazione di un piano della struttura esistente. A partire dagli anni ’70 iniziarono i lavori per realizzare il nuovo sito.
La memoria
La struttura che sta venendo demolita in questi giorni, con un’operazione che ha già provveduto anche all’abbattimento degli alberi che erano cresciuti nel giardino antistante, è la struttura in cui sono nati gran parte dei residenti della Bassa friulana, punto di riferimento non solo per Latisana, ma anche per le località balneari di Lignano Sabbiadoro e Bibione, oltre che per i comuni dell’entroterra.
Molti ricordano di avere fatto visita a parenti o amici in quella struttura, o di esservisi recati per ottenere delle cure. Gli ultimi accessi nel grande immobile sono stati fatti fino a pochi mesi fa, dalle donne che vi si recavano per consegnare le impegnative per le mammografie, che venivano eseguite nell’unità mobile che veniva parcheggiata proprio lì di fronte.
Il futuro
Era febbraio 2023 quando il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e l’allora vice con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, arrivarono a Latisana per presentare le linee di intervento e degli investimenti in attuazione del Pnrr e dei fondi regionali e statali per il presidio e per il Distretto sociosanitario Riviera bassa friulana.
In quella sede, alla presenza anche del sindaco Lanfranco Sette, e del direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria del Friuli centrale (AsuFc), Denis Caporale, veniva annunciata «una disponibilità di oltre 21 milioni di euro per potenziare e modernizzare un presidio ospedaliero strategico per la zona della Bassa Friulana, anche con l’attivazione di una tac altamente performante di ultima generazione».
Nello specifico, spiegarono che «l’intervento prevede l’attivazione di un ospedale di comunità e della casa della comunità nell’area del presidio ospedaliero di Latisana, con la realizzazione ex novo di un edificio che sorgerà al posto del padiglione vecchio, con la finalità di ospitare in maniera appropriata i servizi sanitari. I fondi a disposizione ammontano a 10 milioni di euro, di cui oltre 5,8 stanziati della Regione».
Va ricordato che l’ospedale di comunità sarà una struttura intermedia tra quello vero e proprio e la casa di comunità, a sua volta sede di un team composto da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, assistenti sociali e altre figure.
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