Sabato l’ultimo saluto all’artigiano Roberto Zanutti

Al cimitero il funerale del 45enne caduto in montagna. Una collega: «Un professionista attento e un amico»

UDINE. «Un uomo onesto e leale. Un professionista serio, attento e preciso. Un prezioso collaboratore che lavorava al nostro fianco da anni. Era tutto questo per noi Roberto Zanutti e, soprattutto, era un amico. Sapere che non c’è più è per noi un grande dolore».

Con queste parole Stefania Roma, socia della ditta Percasa di Tricesimo – attiva nel settore della vendita di serramenti, porte interne e basculanti –, ricorda il 45enne di Talmassons deceduto lo scorso week-end a seguito di una caduta in montagna, a Ravascletto, nei boschi tra Salars e Tualis. 

«Roberto – spiega ancora Roma – era un artigiano che collaborava con noi da 8 anni per quanto riguarda la posa dei serramenti. In poco tempo si era fatto apprezzare da tutti per le sue doti umane e professionali. Aveva un carattere riservato e, appena poteva, correva a casa dalla famiglia, dalle sue bambine».

Amante della musica – era un fan dei Negrita, di Stefano Bollani, Fabrizio De Andrè –, Roberto era «curioso della vita» e aveva molti interessi. Da ragazzo aveva fatto un’esperienza nella marina militare, ma poi aveva fatto scelte differenti. «Siamo davvero addolorati per quello che è accaduto – conclude la collega –, gli volevamo tutti bene».

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, il 45enne di Talmassons si era allontanato venerdì scorso dall’abitazione della madre, a Udine e non era più rientrato. La donna, non vedendolo, si era preoccupata e aveva chiesto aiuto ai carabinieri. Dai primi accertamenti era emerso che Roberto Zanutti si trovava nella zona di Ravascletto.

A rivelarlo era stata la tracciatura del telefonino. Ed effettivamente è proprio in quel Comune, lungo la strada che sale sul monte Crostis, che è stato individuato il suo furgone. Il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato martedì a un chilometro e mezzo di distanza dal suo Mercedes Sprinter.

I soccorritori (alle ricerche hanno partecipato decine di uomini del soccorso alpino, dei vigili del fuoco, della polizia e anche un gruppo di cacciatori) avevano notato un sasso capovolto e un mazzo di chiavi – erano quelle del furgone – lungo il sentiero che c’è al confine tra i Comuni di Comeglians e Ravascletto, a circa 1100 metri di altitudine. Sono quindi scesi lungo il pendio e dopo poco hanno individuato il cadavere.

Roberto Zanutti lascia la mamma Giacomina, la sua famiglia, tre figlie, zii, cugini, parenti e amici. Chi vorrà salutarlo lo potrà fare domani alle 10.30 nella chiesa del cimitero San Vito di Udine.

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