Sacerdoti, i trasferimenti nel Pordenonese: a Piancavallo il don sarà metà parroco e metà missionario

Tra le nomine del vescovo un prete stagionale dal Brasile. Don Dionisio Vivian torna a Torre. Cambio alle Grazie

Un “assestamento” nelle parrocchie, il rafforzamento di alcune con l’invio di monaci o missionari, un parroco “stagionale” per Piancavallo. Pubblicato ieri il decreto col quale il vescovo monsignor Giuseppe Pellegrini ha effettuato una dozzina di nomine in diocesi. Vanno a completare quelle disposte a inizio agosto e divenute efficaci dal mese scorso.

Trovata la soluzione per Piancavallo, dove in primavera ha lasciato il 93enne storico parroco don Odorico Raffin, nella località turistica dal 1987 e ora ripartito per le missioni in Brasile. Negli anni Settanta-Ottanta la diocesi aveva “investito” in quota, in quanto vi era un progetto di espansione residenziale che avrebbe comportato anche la presenza di un sacerdote residente. In quei tempi furono celebrate persino prime comunioni e, una volta, anche la cresima.

Tale espansione, tuttavia, non è proseguita nel tempo pertanto anche la diocesi ha deciso una razionalizzazione delle risorse. Padre Claudio Pighin, missionario del Pime in Brasile e originario di Orcenico Inferiore, sarà collaboratore “part time”, ovvero nei periodi in cui Piancavallo si anima di turisti: a dicembre, a luglio e ad agosto. Nei nove mesi restanti continuerà la sua opera missionaria.

Cambiamento Alla Madonna delle Grazie di Pordenone. Il 10 agosto i monaci vallombrosani della provincia monastica di San Michele a Badia a Passignano, dell’abbazia di Santa Maria di Montenero e del monastero delle Grazie di Pordenone hanno eletto padre priore sui juris don Luca Giustarini, parroco al santuario di viale Treviso ed esorcista. Il nuovo incarico lo porterà spesso fuori città, soprattutto a Livorno.

Il vescovo, dunque, ha nominato suo collaboratore a Pordenone padre Giovanni Dorta: milanese nato nel 1969, impiegato di banca, nel 2009 è diventato monaco nell’abbazia di Vallombrosa. Poi è stato ordinato sacerdote dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.

In città da registrare un ritorno da “carico”: a Torre, a dare una mano al titolare Giosuè Tosoni, ci sarà don Dionisio Vivian, storico parroco andato in pensione da pochi anni.

Don Roberto Sarti resta parroco di Lestans e Valeriano, ma lascia Pinzano e Manazzons a don Italico Josè Gerometta, che mantiene i precedenti incarichi e potrà contare sul nuiovo collaboratore don Alessandro Zaramella; don Corrado Carolo è stato nominato amministratore parrocchiale di San Michele al Tagliamento, mantenendo la titolarità di Villanova di Fossalta di Portogruaro e Giussago; potrà beneficiare della presenza di don Luca Crema, sacerdote da pochi mesi, come vicario.

Il vescovo manda rinforzi anche a Cordenons, Villa d’Arco e Pasch: col parroco don Alessandro Moro ci sarà il collaboratore don Andrea Ormenese.

Le altre nomine: monsignor Otello Quaia, parroco del duomo San Marco di Pordenone, è decano del capitolo cattedrale, don Rafael Kosikoski collaboratore pastorale a Roraigrande, don Simone Toffolon a Porcia, che mantiene gli incarichi di Curia.

Il vescovo, infine, ha infine formalizzato i nuovi vertici all’istituto Vendramini: don Bruno Cescon presidente dell’omonima associazione, don Marino Rossi direttore dell’istituto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto