Sacher, pensionato delle Fs Amici e parenti: mai un’ombra

La vittima ritrovata nel campo della zona di via Buttrio aveva 66 anni e viveva da solo. Non era mai stato sposato, faceva vita ritirata, in passato era stato dirigente di una squadra di calcio dilettanti

UDINE. Aveva 66 anni Mirco Sacher, l’uomo ritrovato in un campo nella zona di via Buttrio e che le due 15enni che erano con lui, domenica pomeriggio, si sono accusate di aver strangolato.

Originario di Udine, viveva in un appartamento popolare in via Strassoldo, periferia sud-est della città. Da solo, da quando l’anziana madre era morta, molti anni fa. Non si era mai sposato, Mirco Sacher, nè aveva convissuto con qualche compagna.

Da una dozzina d’anni era in pensione, dopo una vita passata a fare il meccanico, prima in un’officina, poi da dipendente delle Ferrovie. Negli ultimi anni, nei capannoni dello scalo di via Buttrio, si occupava di tappezzerie dei treni.

Si incontrava, talvolta, con gli ex colleghi di lavoro, con i quali aveva mantenuto buoni rapporti. Parenti e qualche amico di gioventù che lo hanno conosciuto bene lo descrivono come una persona senza ombre, senza doppia vita. Riservato, sì, ma anche molto pacifico e tranquillo.

Di lui si ricorda un’unica, grande, passione: quella per il calcio dilettantistico. Era stato per lunghi anni, infatti, dirigente e accompagnatore della squadra del Cussignacco. Lascia una sorella, che vive nell’hinterland udinese.

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