Sacile “capitale” dei matrimoni

SACILE. Sacile capitale dei matrimoni e ingorgo di prenotazioni: ieri mattina il sindaco Roberto Ceraolo ha celebrato quello civile nell’ex pretura, in via Garibaldi. Pronti al “sì” come amor comanda, Roberto Barzotto (sacilese doc) e Alessandra Zanelli (di Parma) ma sale e palazzi sono prenotati dalla vigilia di Natale al luglio 2017. «Spazi dei palazzi comunali tutti impegnati – hanno spiegato all’anagrafe – e gli sposi hanno optato per l’ex pretura. Sacile è una piccola capitale delle nozze».
Stile “chic” alla veneziana, genuinità, legame con la tradizione: tutti pazzi per il matrimonio alla sacilese. Ogni anno sono decine le coppie che approdano in città (oppure a Vistorta) anche in trasferta dall’estero perché Sacile è un’icona della semplicità raffinata. Semplicità significa: amici, parenti, effetti sensazionali costruiti sulle emozioni del cuore e sull’autenticità dei gesti..
Pochi “sì” davanti all’altare: 19 matrimoni nel 2015 erano stati celebrati con rito civile e altri 15 in chiesa. Lo storico sorpasso dei fiori d’arancio in Comune c’era stato nel 2014: erano stati 32 i contratti matrimoniali firmati davanti alla fascia tricolore e 24 quelli davanti all’altare. In centro città, il 2013 aveva registrato 11 “sì” in Duomo e 30 a palazzo Ragazzoni: le nozze civili affollano spesso la sala degli imperatori di palazzo Ragazzoni (250 euro il costo medio) e quelli che scelgono il matrimonio a zero euro optano per la sala consigliare, in municipio. Per l’ex pretura la tassa è di circa 80 euro. Il turismo matrimoniale è un altro aspetto: ci sono coppie che arrivano a Sacile attirate della sua atmosfera. L’ufficio demografico del Comune registra le tendenze dei fiori d’arancio che aumentano i carichi di lavoro. Il turismo matrimoniale è potenziato da Vistorta dove i “sì” sono quelli di vip e tanti stranieri innamorati della tenuta Bandolini d’Adda. Con lo sfondo del parco, l’antico borgo promette nozze da leggenda per rigenerare tempi, modi e galateo del “sì”.
Boom dei matrimoni a palazzo Ragazzoni (il più gettonato): il fascino è doppio per suonare la marcia nuziale. L’attrazione fatale scatta per la dimora cinquecentesca e anche per il tariffario che non “morde” le tasche di chi dice addio al celibato. Per il Comune di Sacile i matrimoni si trasformano nell’entrata extra di circa 4mila euro all’anno. Poi, le statistiche crude indicano che la scelta non è quasi mai per sempre, ma a dire “sì” a Sacile c’è chi ritenta con le seconde (o terze gli impavidi) nozze.(c.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto