Sacile: il caso dell'area ex Bonadio va in procura

La polizia locale ha trasmesso l’esposto al magistrato. Rumori fuori orario e il giallo delle autorizzazione del taglio di alberi

SACILE. Ha avuto seguito la segnalazione che un cittadino ha inviato alla polizia municipale sul cantiere aperto di recente nell’area ex Bonadio ubicata in via ponte Lacchin lungo la sponda del Livenza in prossimità di due ponti.

Il responsabile del corpo intercomunale di polizia locale di Sacile e Caneva, tenente Stefano Antonel, ha infatti girato la segnalazione all’Inail ed alla Direzione provinciale del lavoro di Pordenone nonché ai responsabili delle due Aree comunali (Tecnica, lavori pubblici, manutentiva e Edilizia, urbanistica, ambiente) competenti in materia con la richiesta di effettuare le opportune verifiche, ognuno per la propria parte di competenza, finalizzate all’osservanza delle disposizioni della normativa vigente. Il comandante Antonel ha inoltre dato notizia dell’esposto alla procura della Repubblica, che dovrà essere informata direttamente per eventuali illeciti penali dagli incaricati delle verifiche.

La segnalazione sul cantiere ex Bonadio è stata inviata dopo Pasqua al comando intercomunale di polizia locale di Sacile che ha, subito, avviato le opportune verifiche (referente per la pratica è il maresciallo Paolo Fattorello). Rumori, taglio di piante, rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro i motivi della segnalazione che un cittadino ha trasmesso al comando di piazza Manin.

«La questione – commenta il firmatario della segnalazione – non riguarda chi lavora che giustamente fa il suo dovere quanto piuttosto il mancato rispetto delle persone e delle regole. Nel caso di specie si continua, ad esempio, a operare in orari non ammessi dal regolamento quasi che la ragione stia sempre e solo da una parte e gli altri siano semplicemente degli stupidi perditempo. Così non è. Di qui la segnalazione finalizzata a chiedere il rispetto delle persone, innanzitutto, e delle regole».

Ai vigili urbani in particolare è stata richiesta una verifica dell’emissione dei rumori provenienti dal cantiere di via ponte Lacchin che è circondato da insediamenti residenziali. È lecito che i lavori in questione possano superare la soglia dei decibel prevista dal piano comunale relativo alla zonizzazione acustica o in sua assenza dalla vigente normativa nazionale? Questo in sostanza l’interrogativo sollevato dal cittadino che contesta anche l’orario di entrata in funzione di operai e macchine operatrici.

Sempre legato alla questione rumore c’è il taglio con motosega di piante. E qui si innesta un’altra questione ovvero se il taglio sia stato autorizzato dalla Forestale e se per l’operazione si è ottenuta l’autorizzazione paesaggistica/ambientale prevista in presenza di alberi di alto fusto. Da ultimo alla polizia municipale è stato chiesto di verificare se all’interno del cantiere aperto nell’area ex Bonadio siano rispettate le norme sulla sicurezza del lavoro.

Va detto che in proposito durante una fase precedente l’attuale relativa allo smantellamento di impianti presenti all’interno dei capannoni in fase di demolizione si è verificata una fuga di ammoniaca che ha allarmato e richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per evitare pericoli per le persone.

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