Sacile, quartiere Schiavoi ancora al buio e i cittadini: "Ora basta"
SACILE. «Senza corrente a Schiavoi l'altra mattina. È la quarta volta: cosa sta succedendo?». Luci spente ieri, alle 4.30, nel quartiere sacilese: Oscar Bertossi ha evidenziato l’anomala situazione sulla pagina Facebook “Sei di Sacile se...”.
Una situazione non nuova, tanto che quattro blackout in un mese alimentano i dubbi: le strade senza luce sono un tattica per risparmiare l’energia elettrica pubblica? A Pordenone si fa così da tempo, a rotazione, con strascichi polemici. A Sacile non è dato sapere.
Intanto, in via Stadio sono sempre accesi i lampioni dell’ex stazione impresenziata San Liberale, dove da tre anni non passa il treno.
I blackout a Borgo Schiavoi sono segnalati da trenta giorni. A intervalli, alcuni sacilesi si erano lamentati del buio pesto, attorno alle 22, a fine maggio, anche in via Bertolissi. Senza luce i passanti in via Ponte della Guarda il 6 giugno.
Sarà l’austerity a spegnere l’illuminazione pubblica? Se lo chiedono alcuni cittadini allo sportello sindacale Flcgil in via Carli. «Nelle assemblee di quartiere abbiamo segnalato la scarsa visibilità intorno sull’incrocio di Borgo Schiavoi: senza luce il problema è doppio» ha evidenziato un tesserato ai sindacalisti.
Ci sono periferie urbane che se la passano peggio: manca l’illuminaizone pubblica in lunghi tratti di via Campagnola, in via Bandida e verso Camolli. E il sindaco Roberto Ceraolo non se la passa meglio. «In via Milani è assente l’illuminazione» ha più volte condiviso il disagio con gli altri cittadini, ricordando: «Le casse comunali sono vincolate dalla legge di stabilità».
Energia elettrica in pausa anche dove ci sono i lampioni, si diceva. Il servizio Enel guasti al numero 803500 non offre soluzioni all’enigma: si segnala il guasto, se c’è, e intervengono gli operatori. Di più non dicono.
In via Bandida i problemi maggiori. «Un disagio da mesi – ha affermato Maria Adelaide Puddu – Il problema è quello degli incidenti stradali dovuti alla scarsa visibilità, ma si pone un evidente problema di sicurezza».
La lista civica Sacile partecipata sostenibile è stata tempestata di segnalazioni dei cittadini. «Paghiamo tasse sui servizi: quali?» si sono provocatoriamente chiesti a Cornadella dove, al confine con Fratta, ci sono case al buio 360 sere annue.
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