Sacile, torna l’allarme furti
SACILE. Allarme furti nell’area ospedaliera di via Ettoreo. L’ennesimo colpo è stato messo a segno lunedì pomeriggio nei locali che ospitano i servizi di prevenzione del distretto sanitario Ovest, situati fronte strada nel padiglione Ruffo con l’ingresso dal piazzale delle celle mortuarie. Dal cassetto di un armadietto è scomparsa la borsa di una dipendente che si era momentaneamente assentata.
Con la borsa sono spariti documenti, portafogli (conteneva alcune decine di euro) e soprattutto il bancomat con il quale il ladro ha subito tentato il colpo grosso. Ben tre i tentativi, effettuati nel giro di una ventina di minuti, per cercare di rimpinguare il bottino prelevando contanti dal conto della derubata prima che provvedesse ad avvertire la banca.
Vanno al riguardo sottolineate l’audacia e la spregiudicatezza del solito ignoto: la dipendente si è assentata (per andare a prelevare carte in auto e in questo modo ha salvato chiavi della vettura e telefonino) per non più di cinque minuti, nella stanza accanto c’era una collega e nel corridoio persone in attesa per le vaccinazioni. Nessuno, però, ha notato nulla nonostante la borsa fosse abbastanza vistosa.
A fare riflettere, inoltre, il fatto che un analogo episodio è accaduto, con le stesse modalità, nei medesimi locali all’inizio dell’estate.
Altri furti, peraltro, sempre in danno di dipendenti, sono avvenuti in passato ai piani superiori dello stesso padiglione. Il fatto ripropone in ogni caso il problema della sicurezza all’interno del complesso ospedaliero in assenza di adeguate misure preventive, in primis di un sistema di videosorveglianza.
Ripetutamente visitati, per esempio, i locali del laboratorio analisi, anche se nella maggioranza dei casi con esiti infruttuosi per i malviventi. A fine 2010, per esempio, in occasione delle festività natalizie, dopo avere forzato una finestra, se ne sono andati con la cassaforte.
Purtroppo per loro si trattava di un vecchio modello in disuso desolatamente vuoto. Più fortunati sono stati, invece, in un successivo tentativo sempre in danno della cassaforte quando il bottino fu di alcune migliaia di euro.
Non è soltanto il laboratorio a essere nel mirino dei ladri, che periodicamente si “accontentano” di svuotare gli incassi dei distributori di bevande e alimenti. A essere preso di mira anche l’ufficio cassa dell’ospedale (novembre 2011), uscito indenne grazie all’intervento del portinaio che provocò la fuga dei ladri. Nel 2012, invece, a essere presa d’assalto era stata la macchinetta cambiamonete che si trova nella sala d’attesa.
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