Saf: intesa sui bus per gli studenti

Udine, l’azienda chiede la collaborazione di Comune, Provincia e scuole

UDINE. «È necessaria la collaborazione di tutti gli attori, Comune, azienda e scuole, altrimenti le singole azioni sono destinate a non avere successo».

La Saf interviene nel dibattito di questi ultimi giorni relativo al flusso di studenti che si raduna alle fermate del bus, e chiarisce alcuni punti. Innanzi tutto che da 2 anni il trasporto pubblico è stato convogliato fuori dal centro urbano e, da quando è partito il cantiere in piazza 1° maggio, le fermate in viale Ledra, via Da Vinci, viale Monsignor Nogara, via Caccia, via Renati sono state dislocate su aree di carico, lunghe e suddivise per numero di bus e destinazione; ciò ha contribuito a far defluire gli studenti all’uscita di scuola, disciplinando man mano i “carichi”.

Stessa cosa si dovrebbe fare al Centro studi in via da Vinci, e infatti la Saf è in attesa che il Comune dia il via all’ordinanza per dare concretezza al progetto che l’azienda ha presentato prima dell’inizio dell’anno scolastico, e che sarà completato anche con l’attivazione del terminal ex area Atm. «La Saf è impegnata a monitorare giornalmente il servizio e in particolare le fermate di poli scolastici udinesi negli orari di uscita e di carico per i rientri - informa la Spa -. Tutto il personale di controllo sul territorio (circa una ventina di persone) viene convogliato in città ma non è sufficiente, visto il grande numero di studenti, e ha poteri limitati. Tenendo comunque presente che “l’assalto alla corriera” da parte dei ragazzi, soprattutto all’ora di punta, è fenomeno nazionale e non certo un’esclusiva di Udine».

«La ristrutturazione attuata in accordo con il Comune e i vigili urbani di dislocare le fermate su una area vasta e programmata - prosegue la Saf - sta dando i risultati richiesti, ma il rispetto delle regole tecniche e la presenza di passi carrai e incroci non permette di estendere il modello senza una verifica puntuale da parte degli enti preposti. Nei mesi scorsi è stato presentato un progetto per sistemare le fermate di via da Vinci, validato dalla giunta comunale e condiviso con gli uffici provinciali, che verrà messo in attuazione appena in possesso delle ordinanze e una volta effettuata la segnaletica orizzontale».

Inoltre con la Provincia è stato avviato un progetto di monitoraggio delle preiscrizioni per anticipare la conoscenza delle problematiche che si manifesteranno all’avvio dell’anno scolastico e ridurre i disagi che annualmente si verificano nel periodo di inizio scuole. «Purtroppo - continua la nota della società di trasporti - i dati richiesti dalla Saf al momento delle preiscrizioni non sono giunti completi: è necessario una maggiore collaborazione del sistema scolastico per permettere un corretto coordinamento tra servizi trasportistici e scolastici, pena lo scarico dei problemi sulle famiglie e gli studenti». L’azienda ha anche incontrato la Consulta degli studenti per avere maggiori informazioni possibili.

Con il Comune la Saf ha affrontato il problema delle soste irregolari delle vetture private nei pressi degli istituti, «che condizionano non poco la sicurezza e la regolarità del servizio, costringendo sia gli autisti che gli studenti a percorsi tortuosi e insicuri». L’azienda si dichiara pronta ad affrontare tutti i problemi, inevitabili in un settore delicato e complicato (160 bus ogni giorno alle 13 partono dalla città per raggiungere tutto il Friuli) come quello dei trasporti. Insomma la Saf non sta affatto ferma, chiede però di non essere lasciata da sola a gestire progetti che vanno invece condivisi e coordinati, in sinergia con Provincia, Comune e le stesse scuole, in maniera continuativa: «l’importante - conclude la Spa - è collaborare ed evitare polemiche».

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