Sagra dei osei, scintille nella Lega FOTO
SACILE. Con la 740ª edizione ormai avviata (il clou si avrà sabato 17 e domenica 18 agosto) in tema di Sagra dei osei, sempre più avversata dagli animalisti, a Sacile si apre il fronte “interno”. L’assessore all’ambiente Vannia Gava, infatti, torna alla carica. Per l’esponente leghista la sagra va riformata ed al riguardo ha lanciato il motto “largo ai giovani”.
Una posizione, quella di Gava, già nota e che in passato ha sollevato proteste e polemiche. Non la pensa così, però, il compagno di partito e assessore all’associazionismo nonché vicesindaco, Claudio Salvador, per il quale con la Pro Sacile, che organizza da anni la plurisecolare manifestazione, «vanno continuati e rafforzati i già ottimi rapporti di collaborazione, pur lasciando alla stessa la più ampia autonomia gestionale possibile, non perdendo d’occhio l’obiettivo ultimo che è quello di aumentare l’offerta culturale, ricreativa e turistica della nostra città e far conoscere la nostra realtà oltre i confini regionali e nazionali».
Nel dibattito in corso sulla Sagra dei osei è intervenuto nei giorni scorsi anche il sindaco Roberto Ceraolo sottolineando che la manifestazione rappresenta 740 anni di storia della città di Sacile.
«Come ogni anno – ha dichiarato inoltre Ceraolo – tornano le proteste di chi ne vorrebbe l’abolizione. La Sagra deve modificarsi e adeguarsi ai tempi? Un ritornello ricorrente da almeno quaranta anni e a onor del vero molti sono stati gli sforzi per metterlo in pratica. In alcuni casi con risultati catastrofici come nell’edizione 2006 che provocò un “buco” di 200 mila euro». In realtà la Sagra, a giudizio del primo cittadino è già cambiata nel corso degli anni. «Ma per quanto cambiata la nostra Sagra – ha sottolinea il sindaco – continua a essere il bersaglio preferito degli animalisti: un esempio da abbattere. Chi governa ha però il dovere di rispettare tutte le sensibilità e le manifestazioni correlate, purché nel solco della legalità, come la Sagra dei osei. La Sagra riporta alla tradizione rurale quando il rispetto della natura e dell’ambiente era certamente diverso (e migliore) dell’attuale.
La buona parte di quella tradizione dunque non va dispersa e va riconosciuto l’impegno della Pro Sacile proprio a vantaggio della natura e dell’ambiente. Auspico quindi – è stata la conclusione di Ceraolo – che prevalga il reciproco rispetto umano e il senso della democrazia».
Il problema, magari, è governare con un assessore che la pensa esattamente all’opposto del sindaco. Ma nella coalizione di centrodestra, «incollata alle poltrone», come sostiene la minoranza, questo sembra davvero essere una preoccupazione superflua.
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