Saluta Beltrame, lo stakanovista L’oculistica perde il suo faro

il personaggio
Trentotto anni abbondanti di ospedale, oltre 40 mila interventi eseguiti, un milione e mezzo di chilometri percorsi, nessun giorno di malattia.
È il bilancio del dottor Giorgio Beltrame, da oggi in pensione, e fino a ieri direttore di dipartimento e del reparto di oculistica di Pordenone. Dopo 11 anni in città lascia l’incarico dopo avere portato la struttura pordenonese a centro di eccellenza regionale. Unico rammarico il mancato riconoscimento come centro regionale per la chirurgia vitreoretinica.
«Anche se formalmente questo riconoscimento non ci è stato concesso – afferma –, e ne sono rammaricato, di fatto lo siamo diventati. Eseguiamo 600 interventi di vitreoretinica all’anno, oltre 60 trapianti. Numeri che dimostrano l’elevata attività dell’oculistica a Pordenone». Sotto la sua guida è stata portata a compimento l'integrazione delle professionalità tra l’ospedale hub di Pordenone, quello di San Vito al Tagliamento e il presidio sanitario di Sacile.
Giorgio Beltrame manterrà un rapporto professionale con l’Aas 5: da settembre inizierà una consulenza. «Certamente c’è un legame affettivo con i colleghi e con il personale infermieristico – sottolinea –. Come consulente mi dedicherò alla clinica e potrò dare delle indicazioni sugli interventi più complessi, che sono quelli per i quali ho avuto pazienti da tutta Italia».
L’ultimo giorno di lavoro lo ha passato all’ospedale di San Vito al Tagliamento, «dove tutta l’attività del reparto – afferma Beltrame –è altamente produttiva. Sicuramente è il reparto più “produttivo” della regione. Da soli svolgiamo il 40 per cento dell’attività regionale, per cui nessuno può smentirlo». Il direttore generale della Aas5 Giorgio Simon rassicura sulla prosecuzione dell’attività avviata dall’ormai ex primario: «Giorgio Beltrame è uno straordinario professionista – ha sottolineato – che ha anche avuto la capacità di creare una squadra di altissimo livello. Ha saputo, inoltre, cogliere l’opportunità offerta da un’Azienda sanitaria, come la nostra, con più sedi, assegnando a ciascuna, Pordenone, Sacile, San Vito al Tagliamento, funzioni specialistiche che saranno mantenute». —
D.S.
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