San Francesco: lascia don Giacomo Fantin, arriverà don Furlan

Pordenone, il giro di parroci limitato, per l’autunno, a poche comunità. Oggi a Chioggia la “Gmg triveneta” con molti pordenonesi

PORDENONE. E’ in arrivo una nuova tornata di nomine, la seconda da quando si è insediato il vescovo Giuseppe Pellegrini, nell’ambito della geografia della diocesi di Concordia-Pordenone. Alcuni cambi di parroco – ne sono attesi una ventina nelle prossime settimane – sono stati comunicati ai rispettivi consigli pastorali e oggi durante le messe domenicali.

Intanto a Chioggia migliaia di ragazzi del triveneto da ieri partecipano alla due giorni della Giornata mondiale della gioventù per chi non ha potuto andare in Brasile, denominata “Io, te e Rio”.

Cambio di parroci. I movimenti, rispetto alla “rivoluzione” dello scorso anno (venne cambiato di sede un terzo dei sacerdoti), in autunno saranno limitati a una ventina. A Pordenone città l’unica parrocchia interessata è quella di San Francesco. Don Giacomo Fantin, 73 anni, dal primo settembre 1998 in via Cappuccini, lascia.

Arriverà don Gianfranco Furlan, 35 anni, che a sua volta saluterà entro l’estate le sette parrocchie cui era finora responsabile con don Louis Palomino: San Giorgio della Richinvelda, Cosa, Aurava, Provesano, Pozzo, Rauscedo e Domanins.

A reggere le prime cinque resterà il coparroco, le rimanenti passeranno sotto la responsabilità del moderatore della forania di Valvasone, don Daniele Rastelli. La scelta su don Furlan è ricaduta in quanto scelto come amministratore del seminario diocesano, ruolo che può più agevolmente esercitare risiedendo in città.

Don Giovanni Sedrani lascia invece la parrocchia di Bagnarola per diventare parroco di San Michele al Tagliamento; al suo posto è destinato don Ciprian Durca, originario della Romania e coordinatore di quella comunità in diocesi, da cinque anni cappellano a Cordenons.

Fin qui le nomine già rese note alle comunità locali; nelle prossime settimane il vescovo – che si trova in Brasile alla Giornata mondiale della gioventù – ne metterà a punto altre.

Intanto si chiuderà oggi a Chioggia una festa di fede che vede coinvolti decine di giovani della diocesi.

L’ondata dei tremila arrivati da tutto il triveneto per “Io, te e Rio” ha contagiato nell’entusiasmo tutta la città. Magliette e pantaloncini corti, zaini sulle spalle e tante bottigliette d’acqua per difendersi dall’afa opprimente. Un bagaglio leggero per una lunga maratona di fede e di festa che è culminata nella notte con la diretta da Rio di papa Francesco e stamattina con la messa celebrata dal patriarca Francesco Moraglia.

Una folla festosa e colorata che non ha creato problemi, tra momenti di preghiera, di canti e di testimonianze, tutti legati dal filo conduttore della giornata mondiale della gioventù “Andate e fate discepoli tutti i popoli”.

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