San Liberale, erba tra i binari Ma i pendolari non mollano

SACILE. «Abbonamento ferroviario sulla Sacile-Gemona? Impossibile”. Mobilità su gomma in settembre 2013: i liceali Daniele e Sara, liceali, ed i circa cento studenti e lavoratori pendolari della Pedemontana, se ne devono fare una ragione. E con loro quanti da tempo auspicano una riapertura della tratta ferroviaria, chiusa nell’estate dello scorso anno dopo il deragliamento del Minuetto a Meduno. Le informazioni ufficiose, agli sportelli di Trenitalia sulla tratta, sono chiare: pullman per andare a scuola, ma niente treno. L’anniversario dell’interruzione della linea pedemontana, dopo l’incidente, è stato amaro per il Comitato pendolari Alto Friuli.
La fermata impresenziata di San Liberale, bnel frattempo, versa in uno stato di abbandono: chiuse le scuole chiuse e cancellato il servizio ferroviario, l’erba cresce rigogliosa sui binari. Resa dei conti sulla Sacile-Gemona lunedì prossimo, nel faccia a faccia con il governatore regionale, Debora Serracchiani. «Improcrastinabile è la soluzione del problema della linea Gemona–Sacile – hanno postato i soci del Comitato pendolari – Nell’incontro con il presidente regionale ci sarà l’aggiornamento sull’iter di trasferimento della linea dallo Stato alla Regione».
Amaro anniversario, si diceva, per il Comitato pendolari Alto Friuli. «Dodici mesi sono passati e, fatta salva l’attività portata avanti dai comitati pendolari, sono trascorsi senza nessun risultato utile: quello volto a garantire la riapertura della ferrata» ha postato sulla piattaforma web dedicata alle strade ferrate regionali. Si era partiti bene con la richiesta, da parte dell’ex assessore regionale Riccardo Riccardi, del trasferimento della proprietà linea dallo Stato all’amministrazione regionale. «Dopo un veloce passaggio in Commissione paritetica a Roma, in gennaio, la questione è rimasta insabbiata – puntano il dito i pendolari sul web - Peccato». Il 19 luglio sarà Maniago ad organizzare una serata sulla vicenda relativa alla Sacile-Gemona. «Decliniamo l’invito»: dicono sul sito www.pendolarifvg.it.
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