San Martino, via la cassetta postale

AVIANO. A un disagio se ne aggiunge un altro: non solo per le operazioni postali i cittadini di San Martino di Campagna devono spostarsi ad Aviano, ma anche per la semplice azione di spedire una lettera. Poste Italiane ha infatti rimosso la cassetta per imbucare la corrispondenza, e adesso chi ha questa necessità deve raggiungere Aviano, distante 6 chilometri. Un problema soprattutto per gli anziani e le persone che non hanno la possibilità di muoversi autonomamente. La denuncia arriva dal comitato spontaneo e bypartisan che si sta battendo da inizio anno contro la chiusura degli uffici postali di San Martino di Campagna e di Giais. «Adesso – spiega Mauro Angeli, assessore e uno dei promotori del comitato – per spedire una lettera bisogna fare 6 chilometri, ovvero andare ad Aviano».
Una vecchia cassetta postale c’era, ma era stata sigillata perché dentro, a quanto pare, si trovava un po’ di tutto. Ne era stata posizionata allora un’altra davanti all’ufficio postale, ma è stata rimossa qualche settimana fa senza essere sostituita.
«Non c’è sensibilità nei confronti delle persone anziane o di quelle che hanno difficoltà a muoversi – prosegue Angeli –. Questo è uno schiaffo ad una comunità che aveva parecchi libretti postali. Non credo che mantenere una cassetta postale e incaricare il postino di svuotarla una volta ogni tot sia una grande spesa».
Sulla stessa linea Dusy Marcolin, altra componente del comitato, secondo cui «è una cosa indegna che abbiano tolto anche questo servizio». Spiega anche che l’attività del comitato prosegue non solo con azioni di protesta, ma anche di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni: «Noi cittadini – sottolinea – stiamo continuando a tenere i contatti con le diverse istituzioni per cercare di trovare una soluzione al problema». Intanto, sono stati spediti a Poste italiane i moduli di protesta, altra iniziativa adottata dal comitato ed estesa a tutto il comune: i titolari di un conto presso le Poste hanno dichiarato di essere pronti a estinguerlo nel caso non siano riaperti gli uffici periferici chiusi. All’appello hanno risposto in 130 e altrettante lettere sono state inviate alle diverse direzioni locali e nazionali di Poste italiane.
La protesta delle due comunità quindi prosegue, e nei giorni scorsi fuori dall’ex ufficio di San Martino di Campagna è stato riposizionato uno striscione.
Donatella Schettini
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