A San Vito spianata l’area dell’ex caserma: i materiali inerti macinati e riutilizzati
Abbattuto anche l’unico edificio della Dall’Armi che si ipotizzava di poter mantenere. Il sindaco: «Progetto seguito da dieci tecnici. Molti hanno preso la residenza in città»
L’ex caserma demolita, al suo posto sorgerà il nuovo carcere a San Vito al Tagliamento. Dopo la completa bonifica del verde, durante la prima linea tecnica guidata dal direttore Jacopo Galli, sono emerse novità: anche l’unico edificio che si pensava di mantenere e riqualificare sarà demolito.
Gli inerti saranno sottoposti a macinazione e riutilizzati per l’edilizia accessoria, seguendo un approccio di economia circolare.
A fine marzo o al massimo a inizio aprile prenderanno il via i lavori del nuovo padiglione detentivo, destinato a ospitare 300 detenuti. La struttura sarà completata da altre aree funzionali: caserme per gli agenti, uffici per i colloqui, e una block house, fondamentale per il controllo di ingressi e uscite dall’area detentiva.
Inoltre, il padiglione e gli uffici per i colloqui saranno collegati da un corridoio, garantendo maggiore efficienza operativa. Il cronoprogramma prevede il completamento dei lavori entro il 2026, mentre nel 2027 si procederà con l’arredamento degli spazi e il trasferimento dei detenuti.
«Il contatto con il direttore Galli è quasi quotidiano», riferisce il sindaco, sottolineando la collaborazione e il grande entusiasmo che anima il giovane team di professionisti impegnati nel progetto. Una decina di tecnici si sono trasferiti nel territorio, prendendo in gran parte la residenza a San Vito e nei comuni limitrofi. «Hanno capito l’importanza di questa sfida professionale per il territorio – continua il sindaco – e lavorano instancabilmente dalla mattina alla sera con passione e dedizione».
Questo imponente progetto non soltanto cambierà il volto della zona, ma rappresenta un’opportunità per il territorio, grazie all’indotto e alla visibilità che porterà nei prossimi anni.
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