Sanità, accordo per gli 800 precarima si allontanano nuove assunzioni
E i dipendenti regionali contestano l’accordo sul contratto integrativo
TRIESTE. Accordo vicino sulla stabilizzazione dei precari, molto più lontano invece sulle nuove assunzioni. E' stato un incontro dai due volti quello che ieri ha riunito a Trieste i rappresentanti della direzione sanitaria e dell'azienda sanitaria regionale, e i segretari di Cgil Cisl e Uil. Sul tavolo c'erano questioni strategiche per la macchina sanitaria della regione, a partire dal piano sanitario e in particolare le 550 assunzioni previste per il 2007: proprio su questo punto si è acceso lo scontro fra direzione e sindacati, che lamentano la mancata attuazione del piano. «Il piano prevede 550 nuovi addetti negli ospedali quest'anno - ha spiegato Pierangelo Motta della Cisl fps - ma attualmente sono state assunte solo 80 persone, 26 delle quali per mansioni amministrative. Siamo preoccupati, perché non ci sono state fornite risposte in merito, e i livelli occupazionali sono direttamente legati al servizi ai cittadini, alla possibilità di ridurre liste di attesa, e avviare la distrettualizzazione della sanità a esempio». «Abbiamo chiesto spiegazioni per capire se le promesse assunzioni non vengono attuate per mancanza di fondi, o per altri motivi. Al momento sembra che nessuno ci sappia dare un risposta - ha aggiunto Alessandro Baldassi della Cgil fp -. È un film già visto nel 2006: niente risorse,niente assunzioni, niente nuovi servizi ai cittadini,mediche strapiene e liste d'attesa lunghissime. E' ora di cambiare pellicola». «Siamo sinceramente preoccupati - ha concluso Carlo Viel della Uil Fpl -: è paradossale che nessuno ci sappia dire esattamente ciò che accade nelle aziende». Di tutt'altro tenore invece il confronto sul piano di assorbimento degli 800 precari che attualmente lavorano per la sanità regionale: si tratta di un punto in discussione da tempo, e che sembra essere giunto ad un punto di svolta. «Ci hanno presentato una controproposta su cui si può lavorare - ha detto Baldassi -, anche se rimangono delle verifiche da fare nei prossimi giorni». Non si spegne, infine il contrasto sul contratto integrativo dei dipendenti regionali approvato lo scorso 23 maggio da sindacati e Areran. La Rsu della regione, ha infatti comunicato i risultati delle assemblee organizzate con i lavoratori che hanno ritenuto «non chiari gli impatti futuri della manovra economica operata al primo livello». I dipendenti hanno dunque chiesto alla Rsu di «ottenere spiegazioni sui costi della progressione orizzontale straordinaria prevista per il 2007».
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