Sanità, bilanci in rosso: non incassano i premi due manager su otto

È la prima volta che accade: a secco i dg dell’Aas 3 e di Trieste. Staccati assegni per il 2016 da 8 fino a 10 mila 600 euro

UDINE. Nel 2016 tutte le Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia hanno varcato il giro di boa del 50% degli obiettivi definiti nel “patto” tra direttori generali e Regione.

Ciononostante per due manager non è stato un risultato sufficiente a far scattare il premio: 13 mila euro parametrati alla percentuale di risultato raggiunto.

La causa? Aver mancato il pareggio di bilancio per la Aas 3 e non aver centrato alcuni obiettivi cruciali per l’Asui di Trieste. È la prima volta che accade e i manager che non riceveranno il premio sono l’ex direttore generale dell’Asui di Trieste, Nicola Delli Quadri, e quello della Aas 3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli, Pier Paolo Benetollo.

«L’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste ha presentato una perdita inferiore all’1% della gestione complessiva, ma non ha rispettato i vincoli operativi assegnati e pertanto il suo organo di vertice non può accedere alla quota integrativa per l’anno 2016 - si legge nella delibera approvata dalla giunta -. L’Azienda per l’assistenza sanitaria n. 3 Alto Friuli–Collinare–Medio Friuli ha presentato una perdita superiore all’1% della gestione complessiva e pertanto il suo organo di vertice non può accedere alla quota integrativa per l’anno 2016».

«Il requisito del sostanziale pareggio di bilancio - spiega l’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca - è vincolante per l’erogazione della quota integrativa ai direttori generali, e recentemente è stata introdotta anche a livello nazionale. Ci sono poi motivazioni specifiche per cui il risultato economico è stato negativo. Nel caso della Aas3, ad esempio, è stato determinante il maggior costo sostenuto per il trattamento di patologie rare».

Nel “patto” tra Regione e direttori molti sono gli obiettivi assegnati, ma alcuni hanno un peso maggiore rispetto ad altri. Nell’anno in esame, il 2016, tra gli obiettivi prioritari c’era l’attuazione del piano per l’emergenza, i tempi di attesa da rispettare per un certo numero di prestazioni ambulatoriali e per gli interventi chirurgici, la riduzione dei posti letto, lo sviluppo dell’assistenza primaria, ecc.

Con percentuali variabili dal 53 all’81% tutte le Aziende hanno lavorato per il raggiungimento degli obiettivi, e la maggior parte ce l’ha fatta rispettando i vincoli sul bilancio. Da qui il “premio” a direttori generali e commissari. La somma più alta andrà al dg del Burlo, Scannapieco, con oltre 10.600 euro, quindi 9.750 per Romano, Egas, 9.650 a Pilati, Aas 2, Delendi, Asui Udine, 9.529 euro, e Tubertini, Cro, 8.177. Infine 8.749 euro saranno ripartiti tra Bordon, dg per meno di 4 mesi, e Simon per i successivi 8.

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