Sanità, ecco come la Regione taglia le liste d’attesa

UDINE. Sanità, tempi d’attesa ridotti del 10% nel 2018: per centrare l’obiettivo la giunta regionale ha stanziato altri 2 milioni di euro così da erogare il prossimo anno l’85% delle prestazioni sanitarie nei tempi previsti, come stabilito dalle linee di indirizzo nazionali della sanità.
L’assessore Maria Sandra Telesca ha portato in giunta le Linee per la gestione del servizio sanitario e socio sanitario regionale per il 2018. Si tratta di 93 pagine che contengono precise indicazioni progettuali, declinate in sette macro capitoli: progetti di riorganizzazione delle funzioni, promozione della salute e prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza farmaceutica, assistenza sociosanitaria, progetti clinico assistenziali e, appunto, rapporto con i cittadini. È un po’ l’eredità che Telesca lascia al Friuli Venezia Giulia. La Regione mette a disposizione della sanità 2,2 miliardi di euro, il 55 per cento del bilancio. Un quadro invariato rispetto al 2017, con un finanziamento alle aziende identico, a 2 miliardi 162 milioni 650 mila euro, e 78,8 milioni per le spese sovraziendali. «Un finanziamento che rappresenta solo una prima tranche – ha assicurato Telesca –. Ogni anno in sede di variazione di bilancio ci sono degli incrementi determinati, oltre che dal rimborso dei costi dei farmaci, anche dalla mobilità dei pazienti che vengono a curarsi nella nostra regione da altre aree del Paese». Fondamentale l’obiettivo della riduzione dei tempi d’attesa delle prestazioni.
«Per il 2018 puntiamo a un altro 10%, così da centrare gli standard indicati nelle linee nazionali ovvero l’erogazione di almeno l’85% delle prestazioni nei tempi previsti in base all’urgenza – ha spiegato Telesca –. Già nel 2016 abbiamo migliorato questo dato del 10% rispetto al 2015 e l’anno successivo ci siamo confermati riducendo di un altro 10%. Per abbassare i tempi di attesa abbiamo messo a disposizione delle aziende altri 2 milioni di euro che si aggiungono ai 2,5 già stanziati». Il 2017 è stato il primo anno a essere interamente organizzato secondo la riforma sanitaria. E nel 2018 ci sono tre concetti chiave da sviluppare: assistenza primaria, il trattamento dei malati cronici fuori dall’ospedale e la prevenzione. «Il 2018 dovrà essere caratterizzato dal potenziamento dell’assistenza primaria, che ruota in primis intorno ai medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, le figure che valutano il reale bisogno sanitario del cittadino e regolano l’accesso agli altri servizi offerti dal sistema sanitario – ha precisato l’assessore –. Inoltre, grazie al nuovo accordo raggiunto con la medicina generale, puntiamo a consolidare i setting assistenziali che privilegiano l’assistenza dei malati cronici fuori dall’ospedale. Infine, la prevenzione, da subito il fiore all’occhiello dell’impostazione del sistema sanitario voluto da questa giunta».
Il documento è l’eredità che Telesca lascia al Friuli Venezia Giulia. «Lascio queste linee guida a tutti i cittadini, al termine del mio mandato da assessore caratterizzato dalla riforma – ha concluso –. Il mio grazie va a tutti i 20 mila professionisti della salute che hanno consentito la realizzazione degli obiettivi che ci siamo dati».
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