Sanità, il Pd all’attacco: la pandemia è un alibi per chiudere l’ospedale

Dem contro il sindaco: «Insostenibile posizione attendista» Nel mirino le dichiarazioni di Sarcinelli sul caso Polimeni
Guglielmo Zisa

SPILIMBERGO

«Da sindaco “condottiero” della sanità, così proclamato dalla fedele maggioranza allargata in consiglio a inizio mandato, a sindaco attendista»: il direttivo del Partito democratico di Spilimbergo muove all’attacco di Enrico Sarcinelli per le dichiarazioni rese dal primo cittadino ai media in merito alla propria posizione sulla vicenda legata ai malumori serpeggianti fra i sindaci della destra Tagliamento rispetto all’operato del direttore generale dell’Asfo, Joseph Polimeni.

Sarcinelli ha reso noto d’avere incontrato le forze di maggioranza per affrontare i problemi legati alle criticità in ambito sanitario vissute quotidianamente sul territorio, preferendo attenersi ai fatti. Una posizione non condivisa dalle parti di via Santorini.

«È già un passo avanti che finalmente, dopo quattro anni di inattività sui problemi dell’ambito sanitario, le forze di maggioranza della città si accorgano e ammettano che ci sono delle criticità quotidiane – sottolineano i dem spilimberghesi – . Finalmente si sono accorti, seppur tardivamente, che quelle da loro definite “visioni personalistiche” sono invece visioni collettive». Puntualizzano: «La giunta è sostenuta da due assessori di Forza Italia (partito guidato dall’assessore regionale alla sanità) di cui uno professionalmente operante in convenzione con l’Asfo; da un assessore di Fratelli d’Italia, partito che a livello provinciale non ha “sospeso il giudizio contro la direzione dell’Asfo”; da un assessore (e da un consigliere) di Progetto Fvg il cui coordinatore locale non ha sospeso il giudizio né sull’Asfo né sul governo regionale; da altri due assessori ufficialmente civici, ma silenziosi anche sulle criticità della sanità».

«La giunta è sostenuta anche da una minoranza amica che pure nell’ultimo consiglio ha preferito gli slogan alla realtà, peraltro incoerenti rispetto a dichiarazioni di altri leghisti provinciali» commentano i dem spilimberghesi, parlando di «slogan di una realtà inesistente e privi di documentazione che attesti la veridicità delle parole usate, come quella che sia “prassi” consolidata la chiusura delle sale operatorie per le festività o per le ferie».

«Contrariamente a quanto promesso, dal 10 gennaio niente è tornato come prima – si rileva – . Le sale chirurgiche sono ancora chiuse e la mobilità d’urgenza per infermieri e operatori socio sanitari è stata prorogata a data da destinarsi». Il Pd cittadino è sempre più convinto che la pandemia «sia diventata un alibi per chiudere l’ospedale di Spilimbergo, trasferire il personale sanitario e distruggere la sanità pubblica territoriale». —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto