Santarossa spa, c’è la domanda per il concordato preventivo

La documentazione è stata depositata e ora è al vaglio del tribunale di Pordenone. Intanto all’adunanza dei creditori della Contract si è presentata solamente l’Agenzia delle entrate

PORDENONE. La domanda di concordato preventivo con cessione di beni della Santarossa spa di Prata è stata depositata questo mercoledì mattina ed è ora al vaglio del tribunale di Pordenone. Il progetto, da quanto si è appreso, prevede una percentuale del 25 per cento a favore dei creditori chirografari, tra cui la Santarossa Contract, che fa parte dello storico mobilificio Santarossa e conta due stabilimenti, a Caneva e Vallenoncello. Quest’ultima realtà vanta, infatti, un credito di alcuni milioni di euro nei confronti della Santarossa spa.

Intanto, questo mercoledì 17 dicembre si è tenuta l’adunanza dei creditori della Contract (la domanda di concordato con cessione di beni era stata depositata e in seguito ammessa): come era prevedibile, a detta del commissario Alessandra Fabris, non c’è stata affluenza. Si è presentata, infatti, solamente l’Agenzia delle entrate. Il giudice, comunque, ha fissato una precisa scadenza: i creditori avranno tempo 20 giorni per esprimere il proprio parere rispetto al concordato.

Dopo il 7 gennaio, si saprà se il piano avrà ottenuto il via libera e quindi si potrà procedere con l’omologa. Intanto, il mese scorso, sono stati perfezionati i contratti di affitto dei rami d’azienda della Santarossa spa alla Santarossa Components srl. Dal 3 novembre la spa ha affittato accessori e mobile classico, dal 6 novembre anche il ramo mobile moderno.

La prima operazione ha permesso l’assunzione di 127 dipendenti a tempo indeterminato, la seconda di 44 operai. L’affitto dei rami accessori e mobile classico è stato stipulato a fronte dell’impegno irrevocabile di acquisto dei due rami. Nessun impegno, invece, per il mobile moderno, tanto che i 44 dipendenti sono stati assunti per completare le commesse sino a dicembre.

Su 388 dipendenti iniziali (246 alla spa, 92 alla srl), come ha messo in luce la proprietà, ne sono stati riassunti, in forza degli affitti, 219, pari al 64 per cento, altri 44 lavorano a termine, facendo salire la percentuale al 78. Al deposito delle domande di concordato preventivo, lo scorso 12 agosto, il Gruppo Santarossa esercitava in tre rami separati: navale, accessori e mobile, suddiviso a sua volta in classico e moderno. Santarossa Contract ha affittato e messo in vendita, con autorizzazione del tribunale, il ramo navale alla Marine Interiors, controllata di Fincantieri.

L’accordo tra le due realtà aveva ottenuto il via libera da parte dell’assemblea dei lavoratori lo scorso 8 agosto: dal punto di vista occupazionale, non c’erano risvolti negativi, in quanto era contemplato l’impiego di tutti i 93 lavoratori (80 a tempo indeterminato, gli altri a termine). L’intesa sindacale sulla cessione della Santarossa spa, invece, aveva ottenuto l’ok delle assemblee delle maestranze lo scorso 10 settembre. Alcuni passi restano ancora da compiere, ma la vertenza appare ormai in fase di conclusione.

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