Sanvitese si rifornisce da Fastweb a nome di ditte e individui ignari

L’uomo si era anche sostituito alla società telematica nel sollecitare i pagamenti a un’azienda di Sesto. La truffa gli avrebbe fruttato circa 12 mila euro. E’ stato denunciato dai carabinieri di Cordovado

CORDOVADO. Utilizzava nomi di persone e società – che ovviamente non gli appartenevano né aveva titoli per farlo – per sottoscrivere contratti di telefonia e collegamenti internet. Scoperto, è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Cordovado, dopo che un imprenditore aveva ricevuto solleciti di pagamento per servizi che non aveva richiesto dallo stesso autore del raggiro. I militari della stessa stazione, inoltre, hanno scoperto il presunto autore del furto di una bicicletta.

Ma partiamo dal primo caso, che si configura come una truffa, risolto dai carabinieri al comando del maresciallo Diego Bigai.

Un quarantanovenne di San Vito al Tagliamento, F.G., è stato denunciato a piede libero per le ipotesi di reato di truffa e sostituzione di persona.

L’uomo, secondo quanto sostengono gli inquirenti, nel primo semestre 2010 e nel secondo semestre 2012, utilizzando documentazione e nominativi di ditte e di persone ignare, aveva sottoscritto con la società Fastweb spa un contratto per la fornitura di servizi telematici ed apparecchiature elettroniche, queste ultime recapitate nella sua abitazione.

L’uomo, inoltre, si era sostituito alla società erogatrice dei servizi telematici nel sollecitare pagamenti – con intimazione moratoria – ad una ditta di Sesto al Reghena il cui titolare, resosi conto dell’inganno, oltre a non essere caduto nel tentativo di truffa, aveva presentato querela.

La truffa ha complessivamente fruttato 12 mila euro per i servizi erogati nel tempo (e non pagati) in favore dell’indagato e per il valore dei diversi colli di materiale elettronico recapitati nella sua abitazione.

La società Fastweb, indipendentemente dal procedimento penale, ha avviato un’azione stragiudiziale per il recupero del credito.

Sempre a Cordovado i carabinieri hanno denunciato a piede libero un sessantenne di Pordenone, N.L., ritenuto responsabile del furto di una bicicletta da donna, del valore di 220 euro, che sarebbe stata prelevata in pieno giorno dal cortile di una ditta di vendita di mezzi agricoli di Sesto al Reghena. La bicicletta è stata recuperata e restituita alla parte offesa.

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