Sartini: «Nessuna remora Rifarei le stesse scelte»

Lo sconfitto: risultato frutto anche del vento renziano. Ora dobbiamo ripartire. Mesto ritorno a casa coi rivali in festa sotto il municipio. E stasera bis in piazza

PORCIA. «Il risultato delle urne è questo, ne prendo atto».

Da sportivo qual è (ha un passato da azzurro nella boxe), il candidato sindaco leghista Marco Sartini accetta di buon grado la sconfitta.

Già dopo lo scrutinio dei primi seggi capisce che l’aria tira decisamente a centrosinistra, tant’è che prima ancora che lo spoglio delle schede sia terminato si avvicina all’avversario Giuseppe Gaiarin per stringergli la mano e congratularsi per la nomina a sindaco di Porcia.

Mentre le facce tese degli esponenti del Pd si sciolgono in sorrisi, sui volti degli esponenti di centrodestra si disegna l’espressione amara della sconfitta. «Nessuna remora – è sereno Sartini –. Tornassi indietro rifarei le stesse scelte. Abbiamo dato il massimo».

D’accordo con lui anche Maurizio Arban (Per Porcia) e Fabio Bianchin (Fratelli d’Italia), suoi compagni di coalizione. La scelta di non fare l’apparentamento con Forza Italia e i Popolari Centrodestra di Marco Giacomini viene difesa da Sartini e i suoi anche di fronte al verdetto che incorona Gaiarin primo cittadino.

«Questo risultato è il frutto di tante componenti, prima su tutte il vento renziano che tira a livello nazionale – è l’analisi a caldo di Sartini –. Sapevamo che con un’affluenza bassa la destra ne avrebbe risentito».

Da dove ripartire, dopo questi risultati? «Ci concederemo qualche meritato giorno di pausa – spiega Sartini –, poi ci riuniremo con la coalizione per valutare i risultati e prendere delle decisioni per il futuro. Bisogna ricostruire il centrodestra, ma ora è il momento di elaborare il “lutto”».

Il primo incontro post elettorale sarà dunque tutto interno alle tre liste che hanno appoggiato Sartini. Ci sarà tutto il tempo in seguito per un confronto con i “cugini” di Forza Italia e Popolari, che siederanno assieme a Sartini e ai suoi tra i banchi dell’opposizione nel nuovo consiglio comunale.

Lo sconfitto Sartini, dopo aver seguito da vicino le operazioni di spoglio delle schede, abbandona il “ring”, non prima di avere sportivamente dato la mano al suo competitor. La serata finisce così: con il centrosinistra a festeggiare davanti al municipio e il centrodestra a leccarsi le ferite.

Stasera il bis del nuovo sindaco in piazza, con i supporters in bretelle come lui, a sottolineare la svolta e il nuovo corso. Sartini dovrà digerire e guardare avanti. Il tempo non gli manca.

Miroslava Pasquali

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:elezioni 2014

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto