Sassi contro la chiesa, studenti indagati
ROVEREDO IN PIANO. Si profilano guai giudiziari per i tre ragazzi che domenica sera hanno preso a sassate le vetrate della chiesa di Sant’Antonio, a Roveredo in Piano (e prima, secondo il sindaco Bergnach, anche le scuole), dove era in corso la messa vespertina. Il parroco, don Ruggero Mazzega, non intende sporgere querela nei confronti dei tre studenti italiani, due residenti in paese e uno a Fontanafredda, che sono stati rintracciati dai carabinieri della stazione di Prata subito dopo il fatto, anche perché a rincorrerli erano stati alcuni fedeli, che li avevano bloccati fino all’arrivo dei militari dell’Arma.
Ieri mattina nella stazione dei carabinieri di Fontanafredda sono stati convocati i genitori dei tre, minorenni ma in quanto di età superiore ai 14 anni imputabili davanti al tribunale dei minori di Trieste. Genitori che si sono detti mortificati per quanto accaduto. Si è trattato molto probabilmente di una bravata della quale, però, forse i tre ragazzi non avevano valutato le possibili conseguenze. Soprattutto che i vetri e i sassi potevano colpire chi stava all’interno della chiesa.
Gli inquirenti stanno valutando la posizione degli studenti. Un rapporto è stato inviato alla procura della Repubblica dei minori, al tribunale di Trieste. Il reato previsto è di danneggiamento, con l’aggravante del danno ad un luogo di culto. E proprio questo titolo speifico non ferma una denuncia a piede libero nemmeno in assenza di querela di parte, in questo caso del parroco, che ha già detto ai carabinieri che non intende sporgere denuncia.
L’episodio era accaduto domenica, poco dopo le 18. Nella chiesetta di Sant’Antonio era appena cominciata la messa, alla quale stava assistendo un centinaio di fedeli.
«All’improvviso – aveva raccontato un testimone – ho sentito tre colpi in rapida successione. Ho pensato che qualcuno facesse esplodere petardi, ma poi ho visto i sassi rotolare accanto all’altare». Le pietre lanciate dall’esterno avevano colpito le vetrate che erano poi cadute ai piedi dell’altare. Per puro caso nessuno era rimasto ferito. Le schegge di vetro avevano però sfiorato una suora che si trovava sull’altare per accompagnare all’organo la funzione.
Il parroco aveva avuto un attimo di smarrimento, poi aveva continuato la celebrazione. Paura tra i fedeli, che si erano addossati al muro opposto a quello delle vetrate colpite. Qualcuno era uscito e aveva visto tre giovani che si allontanavano correndo. Dopo un breve inseguimento, alcuni dei presenti alla funzione era riuscito a bloccarli, consegnandoli ai carabinieri.
Ieri, conclusi gli atti e sentiti i genitori, è avvenuta l’apertura formale di un procedimento penale davanti al tribunale dei minori di Trieste, col resoconto al pubblico ministero.
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