Sbalzi di tensione, “saltano” luce e caldaie: notte al gelo per tre famiglie a Polcenigo

Termostati fulminati e notti trascorse al freddo, sia nel mese scorso sia durante i primi giorni dell’anno. Danni per parecchie migliaia di euro agli impianti delle caldaie, messi fuori uso. E ancora, saltati i sistemi d’allarme delle abitazioni, fulminate le schede elettroniche di lavatrici e lavastoviglie, congegni di computer e stampanti da cambiare, per non parlare dei danni minori che vedono fulminarsi le lampadine a più riprese. Tutto ciò è accaduto a San Giovanni di Polcenigo, in via Pordenone, nell’abitazione dei coniugi Francesco Maggi e Gabriella Panizzut, e nelle case vicine di Antonio Redivo, 86 anni, che vive solo, e dell’imprenditore Terzo Prosdocimi, attualmente impegnato per lavoro a Bergamo.
«Non ne possiamo più – afferma Francesco Maggi – da un mese stiamo vivendo un incubo causa il servizio elettrico nazionale – Enel cui paghiamo le bollette. Io e la moglie, influenzata, abbiamo affrontato la scorsa notte senza riscaldamento. Per i sovraccarichi di corrente o gli sbalzi di tensione si sono fulminati i termostati. È dall’inizio di dicembre che ho denunciato questa situazione insostenibile, con più lettere all’Enel, per non parlare delle telefonate che ho fatto, soprattutto in questi ultimi giorni, purtroppo con scarsi risultati.
Più volte – continua Maggi – i tecnici dell’Enel hanno verificato il contatore e a più riprese la cabina, che forse risale agli anni Sessanta, in via Pordenone. Anche se sembrava tutto apposto, dopo qualche tempo ricominciano i problemi. Personalmente ho già avuto più di un migliaio di euro di danni, fra termostati e schede elettroniche da sostituire. Al di là dei danni economici – conclude Francesco Maggi – si finisce per dover convivere con l’ansia, soprattutto quando bisogna, per i motivi più svariati, allontanarsi da casa, senza sapere quali danni si troveranno al rientro. Per non avere sorprese io e mia moglie ormai ci alterniamo nel rimanere di guardia agli impianti elettrici e alla casa».
Non va meglio nelle due abitazioni vicine. Nella villetta di Terzo Prosdocimi un tecnico sta ancora lavorando per rimettere in sesto il riscaldamento. La caldaia è saltata, probabilmente per il sovraccarico di tensione elettrica. Anche lui ha denunciato i danni subiti a più riprese, fin da dicembre. Danni che compromettendo vari impianti dell’abitazione, ammontano a svariate migliaia di euro. Ancora più incresciosa è la situazione di Antonio Redivo, affezionato al suo podere e ai ricordi conservati in quella dimora, dove ha trascorso più notti senza riscaldamento perché anche il suo impianto è stato messo fuori uso da sovraccarichi e sbalzi di corrente. Alla fine è intervenuto il figlio Mauro con un tecnico, per riattivare il riscaldamento. «Mio papà – conclude amaro Mauro Redivo – ha trascorso due giorni al freddo anche sotto Natale».
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