Scampato al canile della morte, cerca casa

SAN VITO. La storia del cane Sultan aveva preso una svolta drammatica, ma la forza di volontà dei volontari ha permesso di salvargli la vita: ora va scritto il lieto fine, con un’adozione. Sultan, pastore belga malinois di un anno, è nato in Spagna come suo fratello Scirocco, pure lui di circa un anno. I due cuccioli, abbandonati, erano finiti in una “perrera”, ovvero un canile, ad Almeria.

«Nei canili spagnoli – ha ricordato Cristina Rossi, volontaria dell’associazione Italian Belgian sheperd rescue – i cani possono essere soppressi, per legge, dopo 15 giorni di permanenza». Alla vigilia dell’esecuzione, l’associazione è riuscita a salvarli e a portarli in Italia. Mentre Scirocco è stato adottato appena varcato il confine, circa un mese fa, Sultan ora si trova a San Vito, da Francesca Berzaccola, educatrice cinofila che ha fondato e presiede Rifugio Tessa, associazione per la protezione degli animali.

Ora Sultan è super attivo, con tanta voglia di giocare e collaborare con le persone. Del passato trascorso nella nella famigerata “perrera” resta qualche chilo in meno rispetto al peso forma, che in poco tempo recupererà.

E’ pronto per essere adottato: chi fosse interessato, acquisendo anche informazioni sui cani “rescue” e il loro inserimento in nuovi ambienti, può rivolgersi al Rifugio Tessa, a San Vito al civico 44 di viale Ponte rosso (cellulare 349-3724728, mail info@villatessa.it, web www.villatessa.it, pagina Fb). Il rifugio è stato creato in una zona di campagna di San Vito. L’area a disposizione dei cani è di circa un ettaro, recintata e confinante con il bosco naturale limitrofo all’argine del Tagliamento. Offre ospitalità a cani bisognosi, provenienti da situazioni di abbandono, maltrattamento o canili. (a.s.)