Scarbolo, re dello zucchero da 50 anni

La società di Remanzacco, leader del Nordest, festeggia domani il mezzo secolo di vita
REMANZACCO. Cinquant’anni di storia d’impresa e di famiglia. Gira la boa del mezzo secolo di vita l’azienda Scarbolo Zuccheri Srl di Remanzacco, ditta leader nel Nordest ma operativa su tutto il suolo nazionale e anche oltre confine considerato che nel ricco pacchetto-clienti (1550, fra ingrosso e dettaglio) figurano anche realtà tedesche e inglesi.


Il bel traguardo, gratificante specie perché nient’affatto scontato, sarà doverosamente e degnamente festeggiato domani sera, alle 18.30, nella sede dello stabilimento che dall’anno successivo alla fondazione (avvenuta nel 1967 appunto, a Udine) è dislocato nella zona industriale di Remanzacco, paese natale dei titolari.


Fu lì che Gino Scarbolo decise di trasferire l’attività, che aveva subito ingranato e che necessitava dunque di spazi superiori a quelli di partenza. «E qui – ricostruisce il figlio Eugenio, che insieme alla sorella Eleonora, ai rispettivi figli, Marilda e Lorenzo, e alla moglie Daniela è ai vertici dell’industria – siamo progressivamente passati da un capannone di 800 metri quadrati agli attuali due, con superficie coperta di 3300 metri quadrati. Inizialmente operavamo esclusivamente come grossisti, ma in seguito abbiamo deciso di cambiare e diversificare, dedicandoci al confezionamento dello zucchero».


La produzione, seguita da 12 dipendenti, copre ogni settore: «Tutto il dolce che c’è», sintetizza il titolare, che un paio di decenni fa ebbe l’intuizione di specializzarsi nelle bustine. «A loro, probabilmente – dice oggi –, dobbiamo il fatto di essere non solo rimasti a galla, ma addirittura cresciuti in un frangente particolarmente critico per l’economia. Quando ancora non c’erano avvisaglie di crisi abbiamo fatto un grosso investimento sui macchinari e sulla robotica: abbiamo creduto nel nostro lavoro e reinvestito i guadagni nel potenziamento dell’azienda».


E la scelta, lungimirante, si è appunto rivelata salvifica. Le tonnellate di zucchero trattato dalla Scarbolo (che fino al Piemonte non incontra concorrenti) sono 8.969 all’anno, tra bustine appunto, confezioni da 1 chilo, 25 e 50 chili e bigbag. Quelle riservate alle bustine 1.795. Il fatturato 2016 ha toccato i 7 milioni di euro. «L’amministrazione – dichiara il sindaco di Remanzacco, Daniela Briz – rivolge i suoi complimenti e gli auguri più sentiti a questa importante impresa, una delle prime a insediarsi nella nostra zona produttiva. È bello constatare, a 50 anni di distanza dall’inizio dell’esperienza, che l’azienda è rimasta nelle mani della famiglia fondatrice, crescendo in misura così significativa. Il suo segreto è stata la capacità di innovazione. La Scarbolo Zuccheri è sinonimo di professionalità, competenza, serietà. E, naturalmente, qualità».


E intraprendenza, bisogna aggiungere. Eugenio Scarbolo, infatti, «è stato il primo – sottolinea ancora il primo cittadino – a ideare le bustine personalizzate, adeguate cioè alle richieste degli utenti».
(l.a.)


Riproduzione riservata © Messaggero Veneto