Scarpez, la tradizione continua vivere grazie alle Ricamant
la storia
A Clauzetto, un tempo, erano di fondamentale importanza le attività di tessitura e di ricamo. Tipici del località della Val Cosa sono i famosi scarpez, le calzature friulane in lana e tessuto nero ricamate a mano.
Con l’industrializzazione in campo sartoriale, sono venuti a mancare per le donne passatempi come la tessitura, il ricamo e il cucito. Per recuperare un’arte antica come quella degli scarpez, e dare così seguito ad una tradizione plurisecolare, anche quest’anno il Comune di Clauzetto, in collaborazione con l’Uti delle Valli e delle Dolomiti Friulane, l’ecomuseo Lis Aganis e l’associazione “Ricamant insieme” propone un corso in dieci lezioni, a partire da sabato prossimo, dedicato alla realizzazione di questo tradizionale tipo di calzature.
«L’obiettivo del corso è ricercare qualcuno che voglia mettersi alla prova con la realizzazione degli scarpez tramandando alle più giovani generazioni un’antica tradizione friulana che altrimenti si perderebbe – sottolinea il sindaco Flavio Del Missier –. Gli scarpez erano sì le scarpe delle festa, ma anche quelle che indossava chi doveva compiere lunghi viaggi, visto che garantivano una calzata molto comoda rispetto agli zoccoli di legno».
Il corso si svolgerà nella sala polifunzionale messa a disposizione del Comune grazie alla disponibilità delle volontarie socie del sodalizio presieduto da Giovanna Candoni da anni dedite a questo tipo di attività. Totale l’impegno dell’amministrazione clauettana mirato alla valorizzazione delle tradizioni in cui si inserisce anche il corso di intaglio del legno, altra arte locale di cui quest’anno è svolta la 14ª edizione. —
g.z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto