Scavano per le fogne, trovano la necropoli
BERTIOLO. Tombe di età tardo-antica o alto medioevale sono venute alla luce a Bertiolo in uno scavo edilizio non lontano dal magazzino comunale, dietro alla scuola Risultive.
Si deve alla sensibilità del costruttore e alla correttezza del committente se il sito è stato subito segnalato alle autorità competenti e messo a disposizione per le indagini archeologiche e storiche. I lavori in corso, condotti dalla ditta De Sabbata di Bertiolo per conto dell’imprenditore Michele Burato, che sta realizzando una struttura destinata a centro sportivo e benessere, consistono nello scavo di alcune decine di metri per il posizionamento di un tubo fognario dall’edificio in costruzione verso il collettore che scorre sotto la strada.
«È stata aperta una trincea – spiega Burato – con direzione da nord a sud, andando in profondità per un metro e mezzo al fine di raggiungere la quota del tubo principale di via Angore. A un certo punto, nella parete ovest dello scavo si sono stagliate nette nella ghiaia sagome di terreno più scuro, cinque o sei, ciascuna della lunghezza di 60 centimetri e distanti circa un metro l’una dall’altra. Piccoli frammenti di ossa franati dallo scavo hanno fatto subito pensare a sepolture».
De Sabbata non ha esitato a interrompere il cantiere e a telefonare al Comune. Immediato il sopralluogo di vigili, amministratori, carabinieri, al quale è seguita – un paio di giorni dopo – la visita degli esperti della Soprintendenza, coordinati dall’archeologa Serena Di Tonto.
«Le tombe venute alla luce, attualmente solo in sezione, sono una, forse due – spiega la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Fvg -. Dai frammenti di ceramica rinvenuti si può ipotizzare che le sepolture siano di periodo tardo antico-alto medievale, ma notizie sicure si avranno solo dopo un approfondimento dello scavo archeologico. Nel Comune di Bertiolo già in passato sono state rilevate diverse aree di interesse archeologico con ritrovamenti che vanno dalla preistoria all’epoca altomedievale.
Ciò non meraviglia: il Comune è attraversato dalla direttrice viaria est-ovest Napoleonica, che secondo alcuni corrispondeva all’antica via Postumia, importantissimo asse viario di epoca romana. Nella zona in questione non c’erano però mai stati altri ritrovamenti neppure durante precedenti interventi infrastrutturali, probabilmente perché effettuati in superficie. Sicuramente si darà il via a forme di tutela archeologica della zona».
I lavori di fognatura si sono conclusi e l’area interessata ai reperti è stata transennata e messa in sicurezza dalle intemperie. Un’indagine preventiva ha evidenziato le dimensioni di una delle sepolture; recuperati frammenti di terracotta, forse parte di un recipiente. «Il sepolto a giudicare dalle dimensioni della fossa non doveva essere alto di statura – dicono i testimoni –, un metro e mezzo circa».
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