Scavi in cimitero, il giallo dei resti spariti

Latisana: testimoni hanno visto estrarre vecchie bare con resti umani, ma l’impresa che svolge lavori privati nega il fatto

LATISANA. Scavano alla ricerca di terreno consistente per le fondamenta di una cappella di famiglia e trovano alcune bare, rimaste sotto terra dopo i lavori di estumulazione di un anno e mezzo fa. Ma di esse e dei resti umani non v’è più traccia, anzi c’è un rimpallo di versioni addirittura sul ritrovamento del materiale.

È successo la scorsa settimana: un’impresa locale si sta occupando dei lavori di realizzazione di una tomba di famiglia, pochi metri dopo il vecchio ingresso del cimitero comunale, nella parte più antica del camposanto del capoluogo, dove nel febbraio del 2014 sono stati eseguiti i primi lavori di estumulazione, commissionati dal Comune di Latisana.

E dove probabilmente chi si è occupato dei lavori ha scavato solo fino a una certa quota, ovvero quando ha trovato le prime bare. Ma probabilmente qualche metro sotto ce n’erano altre che sono venute alla luce solo con gli scavi della scorsa settimana.

Adesso però è “giallo” su cosa sia stato realmente portato in superficie. Alcuni cittadini hanno infatti segnalato, anche al Comune, d’aver assistito ai lavori di scavo e di aver visto alcuni resti umani, che poi nel giro di poche ore sono stati portati via.

L’impresa invece esclude che durante gli scavi siano emersi dei resti: piuttosto l’idea che si è fatto il titolare è che quelli tirati su dalla benna, siano i fondi delle casse, lasciati li da chi ha fatto il lavoro di estumulazione l'anno scorso. Anche se, a priori, non può escludere che fra il terriccio la benna abbia preso e frantumato, rendendo irriconoscibili, anche dei resti.

«Visto il recente intervento di estumulazione l’ufficio tecnico del Comune ci aveva avvisato che forse scavando avremmo potuto trovare qualcosa – spiega il titolare dell'impresa – però ciò che abbiamo trovato sono solo delle assi, probabilmente i resti delle casse rotte con i lavori di riesumazione e lasciti li».

«Intendo chiarire quanto accaduto – conferma l’assessore comunale ai lavori pubblici Sandro Vignotto – prima di tutto attraverso una relazione scritta che chiederò al direttore dei lavori. E poi ho chiesto all’Azienda sanitaria che comportamento tenere nel caso si ripeta una circostanza simile. Se è vero che una volta bastavano il buon sentimento e poche regole, evidentemente adesso le cose sono cambiate e ci troviamo costretti a regolamentare tutto di nuovo.

«Aver semplificato ha permesso il verificarsi di episodi come quello dei giorni scorsi – dice ancora l’assessore, che si dice intenzionato a evitare che nei cittadini sorga solo il dubbio che si possa agire con leggerezza in un cimitero – vedremo di regolamentare le prossime autorizzazioni a costruire, con prescrizioni chiare. E daremo indicazioni affinché chi ha in gestione il cimitero sia presente e supervisioni i lavori».

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